Alimentazione carnea? Dati a confronto
17 novembre 2001
Il 40% dei cereali prodotti nel mondo viene utilizzato per ingrassare gli animali d’allevamento.
Con il solo quantitativo di grano e di soia che attualmente viene destinato dagli USA agli animali si potrebbero nutrire 1.300.000.000 persone.
Le percentuale degli elementi nutritivi perduti a causa degli allevamenti sono: proteine: 90%; carboidrati: 99%; fibre: 100%.
Il costo di un chilo di proteina di frumento è di 6,6 dollari, mentre il costo di un chilo di una proteina di carne è di 67 dollari.
Ogni ora vengono uccisi (solo negli Usa) per produrre carne: 500.000 animali.
Il 64% dei terreni sono utilizzati per produrre alimenti per animali.
Se tutti gli umani adottassero una dieta carnivora la durata delle riserve petrolifere mondiali sarebbero di 13 anni, mentre se tutti gli umani adottassero una dieta vegetariana la durata sarebbe di 260 anni.
Le calorie di combustibile fossile consumate per produrre 1 caloria di proteine della carne sono 78, mentre le calorie di combustibile fossile consumate per produrre 1 caloria di proteine della soia sono soltanto 2.
L’acqua che mediamente consuma un bovino durante la sua vita è sufficiente a far galleggiare un sommergibile.
La quantità di alberi salvati ogni anno da un individuo vegetariano sono quelli che vegetano in una superficie di 4.000 mq.
La principale causa di distruzione delle foreste pluviali è il consumo di carne in USA.
I paesi maggiormente colpiti dalla desertificazione sono quelli in cui si allevano bovini a scopo alimentare.
A causa della distruzione delle foreste pluviali 1.000 specie di animali in estinzione vengono irrimediabilmente perse ogni anno.
Il biossido di carbonio generato per produrre una bistecca è pari alla quantità prodotta da un’automobile per 40 km.
Una bistecca cotta alla griglia contiene benzopirene quanto 600 sigarette.
La quantità di metano prodotta in un anno da tutti gli animali d’allevamento del mondo è di 100 milioni di tonnellate.
Occorrono 190 litri di acqua per produrre un kg di frumento, mentre sono necessari 19.000 litri per produrre un kg di carne.
La principale causa di morte negli USA sono le malattie cardiache. Eliminando il consumo di carne si ottiene una riduzione del rischio di infarto del 90%.
L’aumento del livello di colesterolo nel sangue consumando 1 uovo al giorno è del 12%. L’aumento del rischio di infarto conseguenê5 ad un incremento del 12 % del livello di colesterolo nel sangue è del 24%.
Il numero degli antibiotici ammessi nel latte venduto in USA sono 80.
Le principali malattie collegate al consumo eccessivo di proteine animali sono: osteoporosi, blocchi renali, artrite, costipazione, malattie cardiache, malattie del fegato, cancro alla prostata, asma, diabete, ipertensione, obesità, cancro al seno, diverticoli, ipoglicemia, ictus, cancro al colon, impotenza.
La perdita media di calcio in donne di 65 anni che consumano carne è del 35%, mentre la perdita media di calcio in donne di 65 anni vegetariane è del 18%.
Gli Istituti che raccomandano di consumare grandi quantità di frutta e verdura per ridurre il rischio di cancro sono: National Research Council, National Istitute e American Cancer Society.
Un terzo della popolazione Usa muore per malattie dovute all’alimentazione. Il 12 % del prodotto interno lordo è destinato a combattere queste malattie. Il 68 % di tutte le malattie presenti negli USA sono di derivazione alimentare.
I residui di pesticidi negli alimenti caseari prodotti in USA sono il 23%. I residui di pesticidi negli alimenti vegetali sono il 6%, mentre i residui di pesticidi nella frutta sono solo l’1%.
Le sostanze potenzialmente cancerogene trovate in prodotti a base di carne sono: cabadox, cloramfenicolo, pirofurazone, dimestrazolo e ipromidazolo.
L’80% dei bovini e dei polli in USA sono trattati con farmaci (sulfamidici, antibiotici, ormoni, estrogeni ecc.).
Nel latte materno di donne carnivore si riscontra il 99% di quantità significative di DDT,
mentre nel latte materno di donne vegetariane il quantitativo è solo dell’ 8%. La contaminazione da pesticidi del latte di una madre carnivora rispetto a quella di una madre vegetariana è 35 volte maggiore.
Un terzo dei polli ispezionati è risultato contenere batteri della salmonella.
Ben 7 persone potrebbero nutrirsi con l’equivalente di quello che mangia un americano carnivoro.
L’unica persona al mondo ad aver vinto per più di due volte l’Ironman Triathlon è stato un vegetariano, Dave Scott (vincitore per 6 volte).
Secondo il Food and Nutrition Board del National Academy of Sciences lo stato di salute dei vegani in ogni parte del mondo è “eccellente.”
[Franco Libero Manco]