Sai Baba a proposito della Pasqua
13 marzo 2002Dice Swami: “Festeggiare la Pasqua e mangiare agnello è come se il corpo dei vigili del fuoco festeggiasse la propria esistenza con una casa che brucia, oppure come se la guardia costiera festeggiasse affondando una nave”. “Cristo non mangiava carne – dice ancora Baba – era così legato a tutti gli esseri viventi che non avrebbe potuto farlo. Mangiare carne è in piena contraddizione con il messaggio d’amore che egli insegnò. Cristo conosceva perfettamente le più ampie connessioni. Sepeva che un popolo, a lungo andare, si distrugge se mangia carne. Ma esattamente come Maometto, non riuscì a contrastare l’usanza di mangiare carne.
Ciò comporta una non piccola parte di tragicità.
Cristo venne per estendere l’amore, la pace e la fratellanza fra gli uomini, le cui abitudini alimentari rimasero più o meno invariate.
Questo è un motivo per cui il Cristianesimo oggi mostra nel mondo intero così poca spiritualità ed amore: chi mangia carne attiva in sè le tendenze aggressive.
Nessuna meraviglia che alle due guerre mondiali prendessero parte quasi esclusivamente nazioni cristiane e senza eccezione consumatrici di carne.
Mangiare carne è un grosso peccato: primo viene ucciso un animale molto sviluppato, cosa che in larga misura cozza contro la legge della non violenza, Ahimsa, che io insegno.
Secondo, il consumo di carne porta sempre ad un aumento del potenziale aggressivo, che, in modo latente è presente in ogni uomo.
Ciò, insieme alla corrispondente ideologia negativa, porta obbligatoriamente a conflitti.
Annulla, perciò, il concetto di festeggiare la Pasqua con il consumo di agnello o di altra carne.
Sarebbe una ferita al cuore di Cristo.
Sforzati, piuttosto, in questa festa, di imitarlo e sviluppa rispetto e profondo amore nei confronti di tutte le creature. Allora la Pasqua sarà veramente un giorno di festa degno di essere festeggiato”. Sai Ram.