Il rispetto
13 ottobre 2002Rispettare la scelta di chi mangia la carne è come rispettare l’idea di chi giustifica lo schiavismo, il razzismo, la tortura o la pena di morte. Si possono forse rispettare le idee di chi nuoce ad altri esseri senzienti? Ma questa società, profondamente indifferente, egoistica ed antropocentrica, dà all’essere umano il diritto di disporre della vita e della morte di ogni essere vivente non umano, come un tempo il padre disponeva della vita dei figli e della moglie o di ogni schiavo di sua proprietà che poteva anche uccidere per svago.
Io non posso impedire a chi mangia la carne di non farlo dal momento che la legge glielo consente, anche se per me mangiare la carne di un animale è come mangiare il corpo di mio fratello ucciso per il piacere del palato di qualcuno. Ma la vittima è “solo” un animale perciò è doveroso, per molta gente, rispettare le idee altrui.
Ma coloro che ci considerano estremisti che vogliono imporre le proprie idee e non accettano di buon grado questa macabra e crudele abitudine, se capitassero in mano a dei cannibali certo non continuerebbero a sostenere la legittimità del più forte di mangiare il più debole.
Io non rispetto affatto la scelta di chi mangia la carne: sono costretto a farlo perché la legge me lo impone, ma sopporto con tristezza, rabbia e dolore la loro decisione perché non posso fare altro. Ma non possono impedirmi di dire che ciò è ingiusto e crudele.
[Franco Libero Manco]