Fattori nutrizionali nei dolori mestruali e sindrome premestruale
13 novembre 2002I disordini delle funzioni mestruali possono essere gravosi e qualche volta anche inabilitanti. Fino al dieci per cento delle adolescenti soffre di dolori mestruali severi. In molti casi, non c’e’ una spiegazione precisa. Comunque, per alcune donne, il dolore e’ un sintomo di endometriosi (una condizione nella quale le cellule che normalmente fiancheggiano l’utero finiscono nella cavita’ abdominale), adenomosi ( l’esistenza di gruppi di cellule uterine nella parete profonda del muscolo uterino), fibroidi (lapresenza di cellule del muscolo cresciute in misura eccessiva nelle pareti dell’utero), o altre condizioni. Fattori nutrizionali sembrano avere un ruolo importante nel fronteggiare i dolori mestruali.
La sindrome premestruale include sintomi di sbalzi di umore, tensione, irritabilita’ e sintomi fisici come la retenzione di acque. Come i dolori mestruali, sembra che sia influenzata da fattori nutrizionali.
Uno dei trattamenti che stiamo sperimentando e’ la pratica di una dieta molto bassa in grassi e vegetariana. Usiamo questa dieta perche’, come e’ spiegato di seguito, ha l’effetto benefico di ridurre la quantita’ di estrogeni nel sangue, a volte in maniera impressionante. Almeno per alcuni individui, una dieta che esclude grassi animali e mantiene i grasi animali a livelli minimi, causa una sostanziale riduzione dei dolori mestruali, presumibilmente perche’ la dieta ha un effetto sugli ormoni.
Esistono molteplici ragioni perche’ la dieta abbia un effetto sugli ormoni. Prima di tutto, riducendo la quantita’ di grassi nel cibi si riduce l’ammontare di estrogeni nel sangue. Questo sembra essere vero per tutti i grassi, siano essi animali che vegetali.
Secondo, le piante contengono fibre che tendono a trasportare gli estrogeni fuori dal corpo: il fegato filtra gli estrogeni dal sangue, li manda nel dotto biliare per finire nel tratto digestivo; qui le fibre presenti nel grano, legumi, verdura e frutta risucchiano gli estrogeni come una spugna. Se gli alimenti vegetali sono parte della vostra dieta, avete sufficienti fibre, ma la quantita’ di fibre si riduce quando introducete nella dieta yogurt, petto di pollo, uova o altri prodotti di origine animale, perche’ le fibre si trovano solo nelle piante. Senza una quantita’ adeguata di fibre, gli estrogeni nel tratto digestivo vengono riassorbiti nel circuito sanguigno.
Alcuni alimenti che sono comuni in diete vegetariane, hanno un effetto speciale. I prodotti a base di soia, per esempio, contengono filoestrogeni, che sono estrogeni molto deboli delle piante che riducono la naturale abilita’ degli estrogeni di attaccare le cellule. Il risultato e’ una minore stimolazione cellulare da parte degli estrogeni. Oltre ad avere una drammatica diminuzione dei dolori mestruali, i vegetariani hanno anche meno disturbi ovulatori. Alcune ricerche hanno scoperto che un eccesso di estrogeni gioca un ruolo determinante anche nella menopausa (post mestrual syndrome) e che cambiando il regime alimentare favorendo alimenti ricchi in fibre, ha benefiche ripercussioni.
Secondo la nostra esperienza la dieta deve essere seguita attentamente perche’ funzioni. Questo vuol dire evitare del tutto prodotti animali, incluso latte e uova. Inoltre si devono tenere al minimo l’uso di grassi vegetali. Anche se l’olio di oliva e il burro di arachidi sono meglio del grasso contenuto in pollo e manzoper contenuto di colesterolo, e’ l’effetto degli ormoni su cui focalizziamo le nostre preoccupazioni in questi studi e, tutti i grassi, siano essi vegetali o animali, devono essere evitati, perche’ causano la crescita degli estrogeni nel nostro corpo. Quindi, non solo bisogna evitare i grassi animali, ma anche condimenti troppo oleosi, patatine fritte, burro, margarine, oli di cottura e strutti vegetali.
Questo e’ chiaramente un grosso cambiamanto dietetico.
Comunque, provare vi dimostrera’ se questo cambiamento funziona per voi. Gli effetti si sono visti gia’ dopo il primo e secondo mese. E’ anche una maniera per perdere peso senza dover contare le calorie. Alcuni dei pazienti hanno notato che altri problemi, come emicranee, sono meno comuni con questo regime alimentare.
E’ abbastanza semplice nutrirsi in maniera completa con una dieta vegetariana, ma per favore fate attenzione alla vitamina B12. Le proteine non sono un problema, perche’ gli alimenti di origine vegetale contengono adeguate quantita’ proteiche. Il calcio si puo’ trovare abbondantemente nelle verdure e nei legumi. La dieta vegetariana riduce la quantita’ di calcio che viene dispersa nei reni ogni giorno. Il ferro tende ad essere piu’ bilanciato in diete vegetariane che in altri tipi di diete. Le verdure sono ricche di ferro che e’ meno assorbibile se il corpo e’ gia’ sufficentemente provvisto. Evitare i latticini e’ di grande aiuto, perche’ non contengono quasi nessuna traccia di ferro e anzi possono inibirne l’assimilazione. La vitamina B12 e’ necessaria per il sistema nervovo e sanguigno. Raccomandiamo di assumere da subito supplementi di vitamina B12.
Neal Barnard, M.D.
Il professor Neal Barnard e’ presidente e ricercatore per il Physician Committee for Responsable Medicine (PCRM). Per qualsiasi informazione e per condividere esperienze legate a dolori mestruali si puo’ contattare il dottor Neal D. Barnard, M.D., 5100 Wisconsin Avenue, Suite 400, Washington, D.C., 20016.
[Ripreso da pcrm.org., traduzione di Samuele Bagnai]