Manette a chi maltratta o abbandona gli animali
16 gennaio 2003
Cani impallinati o costretti a atroci combattimenti, cavalli infilzati, gatti squartati o bastonati. Ogni anno 15 mila animali vengono utilizzati in arene clandestine per soddisfare la voglia di scommesse sulle violenze e il giro d´affari sfiora i 750 milioni di euro.
Contro maltrattamenti, abbandoni e violenze agli animali la Camera dei Deputati ha approvato all´unanimità la nuova legge che prevede la linea dura per chi usa violenza per gli animali e mira a punire anche l´utilizzo di cani e gatti per pelli e pellicce. La legge ora passa all´esame del Senato.
Nasce così un nuovo titolo nel Codice penale, riguardante «i delitti contro gli animali». Fino ad oggi le leggi italiane prevedevano semplici contravvenzioni contro chi sottoponeva a maltrattamento gli animali. Ora scatteranno sanzioni penali a seconda della gravità del reato, con la reclusione fino a quattro anni e multe fino a 100 mila euro. Il maltrattamento di animali viene punito con la reclusione da 3 mesi ad 1 anno o la multa da 2.500 a 10 mila euro, i combattimenti con la reclusione da 2 a 4 anni e la multa da 25 mila a 100 mila euro, l´abbandono di animali con l´arresto fino ad un anno o l’ammenda da mille a 10 mila euro, l´utilizzo di pelli o pellicce di cani e gatti con la reclusione da 3 mesi ha un anno e la multa da 25 mila euro a 100 mila. La nuova legge prevede, poi, il caso di «Spettacoli e feste»: reclusione da quattro mesi a due anni e multa da tremila a 15 mila euro per chi organizza «spettacoli, manifestazioni o feste che comportino sevizie per gli animali». «Il benessere e l´esistenza stessa degli animali acquista un nuovo rilievo nell´ordinamento giuridico – commenta la deputata verde Luana Zanella -. I rapporti tra persone e animali si modificano e agli animali vengono attribuite forme di tutela non in quanto funzionali agli interessi e ai bisogni umani ma in quanto esseri “senzienti”». «E´ un voto storico – dice Walter Caporale, presidente degli Animalisti Italiani-Peta (People for the Ethical Treatment of Animals, che ha fra i suoi testimonial Paul McCartney e Pamela Anderson) -. Oggi l’articolo 727 del codice penale punisce chi maltratta o uccide un animale con una multa da mille a 5 mila euro e non fornisce gli strumenti idonei alla magistratura per contrastare e reprimere i combattimenti di cani: anche chi viene colto in flagrante di fatto non rischia nulla». «Con la nuova legge – conclude – l´Italia si adegua finalmente, agli altri Paesi europei: gli animali vengono tutelati in quanto esseri viventi dotati di sensibilità psicofisica, capaci di essere “soggetti di diritti” e non “res” (cose), come oggi vengono considerati». Anche per la Lega antivivisezione l´approvazione da parte della Camera del testo della legge rappresenta «uno storico passo in avanti». «Sarà vita dura per chi usa violenza e crudeltà contro gli animali» di Gianluca Felicetti, della Lav. Il relatore, Italico Perlini di Forza Italia, esprime soddisfazione per «la grande novità» della legge. «Ulteriore motivo di soddisfazione – ha detto il parlamentare – sono la collaborazione e la convergenza di tutte le forze politiche all´approvazione del testo unificato». Ermete Realacci, presidente di Legambiente parla di «una spallata alle ecomafie». «Finalmente – osserva Realacci – l´Italia si avvia a dotarsi di strumenti che colpiscono con più severità tutti i delitti contro gli animali, in particolare quelli connessi all´attività della criminalità organizzata».
[da La Stampa del 16 gennaio 2003 – Gianpaolo Marro]