L'Homo Europeo si starebbe estinguendo come l'Homo di Neanderthal
9 luglio 2003
Fa pochi figli ed e’ carnivoro, per questo l’ uomo europeo e’ avviato all’estinzione. L’allarme viene dal convegno mondiale di antropologia che si svolge a Firenze da oggi al 12 luglio.
Presenti un migliaio di studiosi da tutto il mondo che si stanno interrogando sul futuro dell’umanita’. Il presidente del congresso, professor Brunetto Chiarelli avverte: ”C’e’ una preoccupante analogia tra le attuali tendenze demografiche e la scomparsa dell’uomo di Neanderthal, preistorico abitante dell’ Europa sostituito, 70 mila anni fa, dall’uomo moderno che veniva dall’Africa. Tra i fattori che predispongono all’ estinzione la ridotta natalita’ e l’essere carnivori”.
L’uomo di Neanderthal, informa una nota, e’ scomparso a causa della sua cultura brutale, carnivoro e cannibale e’ stato ucciso dai prioni, gli antenati di quei microrganismi responsabili dell’attuale ”mucca pazza”. L’uomo moderno, che veniva dall’Africa, era invece essenzialmente vegetariano e si nutriva di pesce: per questo si e’ salvato ed ha colonizzato l’Europa. Il nostro modello culturale ”aggressivo”, prosegue Chiarelli, ordinario di antropologia nell’ateneo fiorentino, ”si basa sull’individualismo, consumiamo piu’ di quanto non sia necessario alla nostra sopravvivenza e facciamo meno figli. Il rapporto di natalita’ fra le due sponde del Mediterraneo e’ di un bambino europeo ogni sei piccoli africani. A questo punto e’ difficile modificare gli effetti del nostro modello culturale; per ottenere risultati apprezzabili in breve tempo si dovrebbe imporre la maternita’ come si era imposto il servizio militare”.
Nel corso del convegno i maggiori antropologi mondiali affronteranno i temi cruciali collegabili alla nostra possibile estinzione fra cui: ecologia e impatto umano, malattie preistoriche e nuove epidemie, antropologia del virus HIV, origine dell’ aggressivita’ umana, immigrazione, nomadismo, organismi geneticamente manipolati, modificazioni sull’uomo dovute alla dieta, energie alternative.
[Ansa del 9 luglio 2003]