Evviva il World Vegan Day!
22 ottobre 2003
Fin dal cinquantesimo anniversario – celebrato nel 1994 – della fondazione della Vegan Society britannica, ogni novembre si festeggia, con eventi e manifestazioni, il World Vegan Day.
E anno dopo anno, la comunità internazionale di chi ha deciso di optare per uno stile di vita e per un’alimentazione senza crudeltà si sta sensibilmente espandendo; il termine vegan non evoca più un abitante del fantomatico pianeta Vega.
Con le sue molteplici sfaccettature e motivazioni il veganismo indica e riunisce i persone attente agli altri esseri viventi, alla natura, ma anche a se stesse ed alla loro dimensione individuale e sociale, persone capaci di mobilitarsi a vari livelli nell’attivismo, nella sensibilizzazione, nell’informazione e nella diffusione dei vari elementi del lifestyle cruelty free.
Recentemente, la VegSource Healty Lifestyle Conference 2003, tenutasi a San Francisco e organizzata dai gestori del più completo e visitato sito vegan generalista (Vegsource) del panorama internazionale, ha affrontato un’analisi attenta e coinvolgente degli aspetti salutistici e spirituali del vivere vegan.
Celebri medici, tra i quali Dean Ornish e John McDougall, e altri relatori hanno monopolizzato l’attenzione di una platea entusiasta e interessata. La galleria di foto (Event2003 ), tra le quali spicca il ritratto di un personaggio con t-shirt falso McDonald – la frase sotto gli archi dorati recita “McVegan: Billions and Billions saved”! – è una testimonianza dell’equilibrato impegno della convention, che ha ospitato anche l’ intervento di un monaco buddista (Dharma) e di Dennis Kucinich, il candidato vegan (Kucinich) alla poltrona presidenziale degli USA.
Da un evento ormai concluso a uno che avrà luogo nella primavera prossima, e che si pone come ulteriore indicatore della penetrazione della cucina vegan nel mondo della ristorazione. In febbraio a Londra, nell’ambito del Salon Culinaire International de Londres, prestigiosa convention per ristoratori, operatori alberghieri e produttori, tra le competizioni di cucina ci sarà per la prima volta anche quella per chef di piatti vegan. I concorrenti della avranno a disposizione 30 minuti per preparare due ricette che aderiscano alle linee approvate dalla Vegan Society.
La cultura vegan oggi incuriosisce, fa pensare e spinge a riconsiderare –o a guardare da una prospettiva diversa – l’effetto che ogni azione, o perlomeno che qualche azione, può avere su chi non ha voce per difendersi, allora festeggiamo con serenità il World Vegan Day, organizziamo cene, assaggi o semplicemente citiamolo spesso e lecchiamoci visibilmente i baffi ad ogni yogurt di soia!
[Paola Segurini]