Il latte materno riduce i casi di morte neonatale
11 maggio 2004Il latte materno aiuta a prevenire la sepsi neonatale, una malattia che può colpire in particolare i bambini nati sottopeso. Lo ha stabilito uno studio condotto presso il Cincinnati Children’s Hospital Medical Center. La sepsi è una della maggiori cause di morte neonatali e di inabilità di lungo termine nei bambini con peso alla nascita estremamente basso. Il 30% dei bambini con sepsi viene colpito da una grave infezione e il 20% muore.
I ricercatori hanno analizzato i dati di 1.270 bambini di 15 centri medici. Il 39% dei bambini che hanno avuto la sepsi avevano ricevuto quantità significativamente minori di latte materno rispetto a quelli nati senza sepsi .
I bambini nati con un peso molto basso e che avevano sviluppato la sepsi avevano ricevuto latte materno per il 29% del loro apporto nutrizionale totale, mentre i bambini non colpiti da sepsi avevano ricevuto una quantità di latte materno pari al 33%dell’alimentazione totale.
Secondo i ricercatori, nonostante il progresso tecnologico degli ultimi anni, non si è stati ancora capaci di ottenere i risultati che il latte materno assicura ai bambini nati sotto peso e, c’è da scommettere, ai bambini in genere.
I ricercatori autori dello studio, presentato al meeting annuale della Pediatric Academic Societies di San Francisco, ritengono che sia consigliabile alimentare con il latte materno anche i bambini sottopeso che non sono in grado di assumere il latte dal seno, servendosi del raccoglitore per poi affidarlo all’ospedale dove verrà fatto assumere al bambino.
In generale, secondo un altro studio statunitense, pubblicato sulla rivista Pediatrics, nel primo anno di vita, l’allattamento al seno riduce di un quinto la mortalita’ dei neonati.
Aimin Chen e Walter J. Rogan del National Institute of Environmental Health Sciences (NIH, Research Triangle Park, North Carolina), autori dello studio, sostengono e si riuscisse a promuovere l’uso del latte materno sarebbe potenzialmente possibile prevenire fino a 720 morti all’anno solo negli Stati Uniti. Finora, si riteneva che l’allattamento naturale influenzasse la sopravvivenza postneonatale solo nei paesi in via di sviluppo, riferiscono i ricercatori , perche’ migliorava le risposte immunitarie alle numerose infezioni e perche’ le condizioni igieniche rendono pericoloso utilizzare il latte in polvere.
Il nuovo studio, invece, indica che anche nei paesi industrializzati, il latte materno puo’ diminuire la mortalita’ nel primo anno di vita. Durante lo studio sono state confrontate l’alimentazione di 1.200 bambini, morti tra i 28 giorni e l’anno di eta’ per cause diverse da malattie ereditarie o cancro, con quella di 7.700 bambini che avevano invece compiuto il primo compleanno. L’analisi ha rivelato che l’allattamento al seno riduceva del 21% la mortalita’. In particolare, riduceva del 41% il rischio di morti traumatiche e del 16% quello della ‘morte improvvisa in culla’. Inoltre, tanto piu’ a lungo durava l’alimentazione con il latte materno, tanto minore era il rischio di decessi.
[da Italiasalute.it]