Giudice respinge richiesta risarcimento per pelliccia rovinata
9 giugno 2004Doccia fredda per una signora di Genova che si era presentata in Tribunale per chiedere il risarcimento danni all’amministratore del proprio condominio dopo che le sue pellicce erano state rovinate dall’acqua infiltrata in casa. Il giudice ha infatti respinto l’istanza, negandole non solo il risarcimento ma affermando pure che dovrebbe essere perseguita penalmente per il possesso di un oggetto frutto della crudeltà umana verso gli animali.
E’ questo il senso della sentenza emessa dal giudice onorario di Genova, Aurelio Morello, notaio e noto animalista, nei confronti della signora che si era vista rovinare i propri amati capi d’abbigliamento durante un’alluvione avvenuta nel 1992. Durissimo e perentorio il commento del giudice: “La posizione del compratore potrebbe essere ritenuta penalmente quella più rilevante, perché i venditori agiscono per lavoro, chi acquista agisce invece solo per futili motivi”. Nella sua sentenza, di circa trenta pagine, Morello ha quindi ricordato, con diversi esempi, la crudeltà usata per catturare la maggior parte di animali selvatici da pelliccia.
[da TGCom del 7 giugno 2004]