Dieta vegetariana e chemio
7 luglio 2004Sul sito del corriere della sera (corriere.it) in data 2 luglio Umberto Veronesi risponde ad un genitore preoccupato perchè la figlia, vegetariana e sottoposta a chemioterapia, rifiuta la dieta a base di carni rosse consigliata dall’oncologo (ebbene sì, riduzione del rischio non significa immunità).
Ecco la risposta:
Questa risposta, oltre che a Nicoletta, è rivolta anche a Dedalo (autore del messaggio “dieta vegetariana”) e a Paola (autrice del messaggio “svezzamento vegetariano”). Cari amici, considerando il fatto che in termini evoluzionistici l’uomo è un primate, e che noi abbiamo mantenuto le caratteristiche metaboliche fondamentali dei primati che sono rimasti vegetariani, comprendiamo dunque come il nostro organismo sia programmato proprio per il consumo di frutta, verdura e legumi. Una dieta priva di carne non ci può in alcun modo indebolire, e lo prova il fatto che un neonato nei primi mesi quadruplica il peso che aveva alla nascita nutrendosi solo di latte. La carne non è indispensabile alla nostra alimentazione, nemmeno durante lo svezzamento: le proteine necessarie al nostro organismo, oltre che nella carne e nei cibi di origine animale, si trovano anche in molti vegetali, come i legumi. È dunque possibile trarre dal mondo vegetale una dieta ricca e variata capace di fornirci vitamine, proteine, zuccheri e grassi vegetali in modo completo e calibrato. Esistono poi prove scientifiche che questi alimenti, se consumati in quantità sufficiente, permettono anche di evitare alcune carenze e rinforzano la resistenza contro le malattie infettive. I vegetariani, in genere, hanno non soltanto una vita più lunga dei carnivori, ma evitano malattie croniche invalidanti. Per quanto riguarda il tipo di alimentazione da osservare durante la chemioterapia, questa va stabilita dall’oncologo. Escludo comunque che l’assenza della carne dalla dieta possa in qualche modo pregiudicare l’efficacia della cura.
Umberto Veronesi