I danni della caffeina
9 febbraio 2005Gli effetti della caffeina sul l’organismo sono stati ampiamente studiati, ma sui giornali non se ne ha mai notizia. Non se ne ha notizia da nessuna parte perche’ l’intera popolazione nazionale, se non mondiale, e’ assuefatta dalla caffeina. Dottori, giornalisti, scienziati, scrittori – bevono tutti caffe’. Le persone il cui mestiere e’ l’informazione sono di solito grandi bevitori di caffe’. E pochi di essi si arrischierebbero a parlare contro questa popolare droga.
Una persona lo ha fatto. E’ Stephen Cherniske, uno scienziato che ha passato 10 anni della sua vita studiando approfonditamente gli effetti della caffeina sull’organismo e compilando un documento eclatante, “Caffeine Blues” (“Depressione da caffeina”).
Sulla prima pagina di questo libro si legge:
– La Caffeina non puo’ dare energia, ma solo stimolazione chimica; induce in uno stato di allerta che puo’ condurre ad irritabilita’, sbalzi di umore ed attacchi di panico.
– L’effetto finale della caffeina sull’umore puo’ essere un grosso calo, che puo’ portare a depressione ed a fatica cronica
-La caffeina da l’illusione di aumentare lo stato di vigilanza in quanto causa dilatazione delle pupille, accelerazione del battito cardiaco, ed aumento di pressione. In realta’, la caffeina non aumenta, nel complesso, l’attivita’ mentale.
Ho letto (l’Autore dell’articolo, NdT) “Caffeine Blues” ed ho scelto le piu’ importanti informazioni e notizie per questo articolo.
Il grande imbroglio della caffeina
Probabilmente avete letto da qualche parte, o vi e’ stato detto a scuola, che se il caffe’ e’ consumato in quantita’ “moderata” non causa alcun problema. Siete stati rassicurati. Qualche volta, potete aver letto sui giornali dei “benefici” che apporta l’uso del caffe’. Finora, tutto bene. Chi mai ha detto qualcosa di negativo sul caffe’? Cherniske risponde:
“Avevo sentito dire soltanto che la caffeina era un leggero stimolante e le sua correlazione con i disturbi di salute non era provata. Avevo anche sentito dire che la caffeina non dava assuefazione. Poiche’ seppi dalla mia dolorosa esperienza personale che era vero il contrario, ritenni di essere probabilmente stato raggirato sull’intero argomento.”
“Mi sono rapidamente reso conto che ognuno e’ stato raggirato – ricercatori, dottori, giornalisti, e in particolar modo il pubblico. L’inganno e’ stato coordinato da un’industria il cui scopo e’ piuttosto semplice: introdurre nei nostri organismi piu’ caffeina possibile. L’industria della caffeina sa che la caffeina indebolisce il nostro naturale senso di vitalita’, rendendoci dipendenti dai suoi prodotti per superare la giornata. Sa che voi realmente bramate i suoi prodotti e, cosa piu’ importante, che soffrite quando non li consumate.”
“E’ una montatura commerciale, ed e’ legale. Non c’e’ da stupirsi che sempre piu’ aziende stanno lanciandosi nel mercato della caffeina, producendone grandi quantita’, dai caffe’ e te’ speciali alle pillole energetiche “erboristiche” alla caffeina, bevande a base di frutta “corrette” con caffeina, bevande analcoliche “supercariche”, birra con addizionata a caffeina, e addirittura acqua con caffeina aggiunta”. (Caffeine Blues, pag. 4)
La legge dell’eccitazione
Herbert Shelton spiega in modo esplicito la delusione della stimolazione nel suo classico libro, “Ortobionomia”.
“Ogni volta che una condizione o una sostanza irritante e’ somministrata per dare tono ad un organismo vitale cio’ causa resistenza ed eccitazione manifestati con un’azione di indebolimento e di rafforzamento che sempre necessariamente diminuisce il potere di azione e lo fa precisamente nel grado in cui accelera l’attivita’; l’aumentata attivita’ e’ causata dall’elevato dispendio di energia vitale richiesta, non compensata nel processo correlato, e percio’ la fornitura di energia e’ diminuita di questa quantita’… In tali circostanze, la vitalita’ o energia di un qualunque soggetto si manifesta con un dispendio energetico, mai come un suo accumulo.
In altre parole, cio’ che sembra ci dia energia prosciuga le nostre energie. Lo stimolo che le persone ricevono dal bere caffe’ e’ un dispendio di forze vitali, non e’ energia reale, che puo’ arrivarci solo dal riposo.
Cherniske che capisce cio’ a fondo, spiega:
“La caffeina non fornisce energia-solo stimolazione chimica. L’energia che si percepisce viene dallo sforzo del corpo di adattarsi all’aumentato livello nel sangue di ormoni dello stress… L’uso del caffe’ per migliorare l’umore e’ una benedizione di breve durata ed una maledizione di lunga durata. Mentre l’iniziale stimolo dell’adrenalina puo’ procurare un provvisorio sollievo anti-fatica, l’effetto finale della caffeina e’ di una depressione, leggera o profonda. I pubblicitari e le “istituzioni” del caffe’ hanno nascosto all’opinione pubblica questo aspetto della caffeina…”
“Anche se i consumatori di caffeina possono sentirsi piu’ svegli, l’esperienza e’ semplicemente quella di un aumento dell’attivita’ sensoriale e motoria (pupille dilatate, aumento del battito cardiaco e della pressione sanguigna). La qualita’ di pensiero e la memoria non migliorano piu’ di quanto migliora la qualita’ della musica quando suonata ad alto volume o velocita’.”
Tolleranza
Sulla tolleranza alla caffeina, dice: “Cio’ che e’ sopportabile per una persona puo’ essere eccessivo per un’altra. Inoltre, la razione di caffeina tollerabile in un certo periodo della vita puo’ in realta’ causare problemi di salute solo pochi anni dopo.” (Caffeine Blues, pag. 8).
Spesso sentiamo dire che la caffeina e’ dannosa solo se consumata in eccesso, ma se presa in piccola quantita’ non e’ pericolosa, e puo’ avere perfino effetti benefici, aumentando la “prontezza mentale”. Ma da quando un veleno puo’ essere benefico per noi?
“… di tutte le migliaia di ricerche che sono state pubblicate sulla caffeina, nessuna ha concluso che essa sia benefica.”
La verita’ e’ che il bevitore di caffe’ moderato e’ una perla rara, perche’ il caffe’ crea cosi’ tanta assuefazione, che molti consumatori finiscono con il berne troppo. Ed una “persona media” e’ comunque un mito. La persona descritta dagli scienziati nelle loro pubblicazioni quando analizzano statisticamente il consumo di caffeina semplicemente non esiste. Non tutti reagiscono ad un veleno allo stesso modo, non tutti possono disintossicarsi alla stessa velocita’, e non tutti ne consumano la stessa quantita’.
I bambini ne risentono di piu’, perche’ il loro organismo e’ piu’ puro. La stessa dose di caffeina avra’ effetti differenti su persone differenti. Possiamo cosi’ vedere l’erroneita’ della raccomandazione “moderazione” – perche’ non significa nulla. La moderazione puo’ solo riguardare gli elementi salutari della vita, non quelli che la danneggiano. La moderazione in questi casi e’ impossibile. Ogni quantita’ e’ eccessiva.
Ma come siamo giunti a bere caffe’?
Sembra che i semi del caffe’ fossero usati come farmaco molto prima dell’’uso alimentare. La pratica di dare sostanze tossiche ai malati e’ stata di moda per tanto tempo e non e’ cambiata molto al giorno d’oggi. Una buona percentuale dei farmaci di oggi contiene caffeina fra i “principi attivi”.
“Non era ancora il tredicesimo secolo quando I monaci arabi fecero una scoperta rivoluzionaria. I grani del caffe’ arrostiti potevano essere preparati in una bevanda. Piu’ nessuno si sarebbe addormentato pregando! La notizia si espanse di monastero in monastero, poi arrivo’ nelle strade del mondo che presto si riempirono di caffetterie.” (Caffeine Blues, pag. 14)
“Quando il caffe’ fu per la prima volta introdotto nelle citta’ europee nel diciassettesimo secolo, la gente era disgustata dal suo colore e dal suo odore. Si lamentarono che maleodorava e lo considerarono bitume per i tetti. Ma dopo che sperimentarono il suo effetto stimolante, la bevanda fu presto proclamata un miracolo della natura. Gli storici registrarono questo fenomeno senza accorgersi dell’ironia di cio’ che stavano scrivendo. La caffeina e’, dopotutto, una droga psicoattiva, e gli esseri umani tendono a desiderare ardentemente le sostanze che alterano il loro stato come la caffeina, la morfina, la nicotina, e la cocaina. Infatti, tutti questi alcaloidi sono chimicamente correlati e, pur avendo effetti molto differenti fra loro, sono tutti veleni.” (Caffeine Blues, page 17)
Ora il caffe’ ha conquistato il mondo tanto che ognuno beve caffe’, se non te’, se non altri tipi di bevande con caffeina, come la Coca-Cola. Gli americani sono i piu’ grandi consumatori di caffe’ – con un abbagliante record di 420 milioni di tazze bevute ogni singolo giorno.
Tossicita’ del caffe’
Il caffe’ e’ una droga “leggera” contenente un vasto assortimento di sostanze tossiche. In aggiunta alla caffeina, il caffe’ contiene centinaia di sostanze volatili inclusi piu’ di 200 acidi. Il corpo le deve espellere attraverso un grande dispendio di energia, che e’ quella strana stimolazione percepita come “energia”.
La caffeina e’ un veleno biologico usato per le piante come pesticida. La caffeina da al fogliame e ai semi un sapore amaro, che scoraggia il loro consumo agli insetti e agli animali. Se i predatori persistono nel mangiare le piante irrorate di caffeina, la caffeina puo’ causare la distruzione del loro sistema nervoso centrale e perfino avere aspetti letali. Molti infestanti imparano presto a lasciar stare le piante.” (Caffeine Blues, pag. 17)
Ma gli umani si sono presi gioco dei loro istinti e dei loro gusti primordiali ed hanno cercato di fare con il caffe’ una bevanda bevibile, spesso mescolata con latte e zucchero. Ma il nostro senso del gusto una volta era in grado di scovare tale veleno – usato per le piante come pesticida per repellere gli insetti.
Ma la caffeina non e’ l’unica sostanza tossica nel caffe’.
“Ricordiamoci che il caffe’ contiene un gran numero di sostanze chimiche, non solo caffeina, tra cui un gruppo di composti estremamente tossici noti come Idrocarburi Aromatici Policiclici (PAH). Possiamo ricordarli come gli agenri cancerogeni isolati nella carne cotta al barbecue.” (Caffeine Blues, page 53)
Cioccolata
La cioccolata contiene una piccola quantita’ di caffeina, ma contiene anche una buona quantita’ di un’altra sostanza detta teobromina. E’ un analogo della caffeina e produce un simile effetto fisiologico. La combinazione di caffeina e teobromina contenute in un pezzo di cioccolata di un’oncia (28 g circa), raggiunge il potere stimolatore di 40 milligrammi di caffeina!
Ma tutti bevono il caffe’!
“Quando si arriva al caffe’, la piu’ comune reazione che sento e’: “Come potrebbe farti male? La gente beve il caffe’ da secoli”
“Per uno scienziato, questa osservazione e’ senza significato. La storia e’ piena di casi in cui milioni di persone hanno fatto seri errori. Ci sono erbe in Cina, ad esempio, che sono state usate in medicina per migliaia di anni e sono ancora in uso per trattare le congestioni al seno. Ma un ripetuto utilizzo nel tempo di queste erbe puo’ causare cancro al naso e alla gola. Gli epidemiologisti (scienziati che studiano la distribuzione delle malattie nella popolazione) hanno stimato che questa abitudine ha causato morte prematura e dolorosa per milioni di Cinesi. Chiaramente, un grande numero di persone possono sbagliare, specialmente se non conoscono i fatti.” (Caffeine Blues, pag. 49)
Ci si puo’ anche chiedere la ragionevolezza delle comuni asserzioni che sentiamo da amici, personaggi famosi e colleghi. Nel film “Shadow of a Doubt”, una famosa battuta di Josef Cotten fu: “Non posso affrontare il mondo al mattino. Devo bere un caffe’ prima di riuscire a parlare.” Ora, sostituiamo alla parola caffe’ quella di un’altra droga, diciamo le anfetamine. Se una persona dice di non poter affrontare il mondo senza anfetamine, la chiamiamo tossicodipendente. La mandiamo a farsi curare e forse perfino in prigione. Ma poiche’ il caffe’ e’ una droga che noi stessi consumiamo, ammicchiamo e annuiamo, dicendo: “Si’, non e’ la verita’!” (Caffeine Blues, pag. 50)
Caffeina e problemi di digestione
“La cattiva digestione e’ un problema di cui si accorge la maggior parte della gente – e peggiora con la caffeina. Quella maxi-bibita o il doppio espresso che beviamo ai pasti e’ cio’ che piu’ contribuisce a gonfiore, dolore, gas che prova circa il 50% degli adulti americani dopo mangiato. E questi sintomi sono solo le manifestazioni fisiche dell’indigestione. Invisibili sono i pericolosi sottoprodotti della fermentazione e della putrefazione. Alcuni di questi sottoprodotti sono riassorbiti nel flusso sanguigno, e le tossine che rimangono nell’intestino aumentano i rischi di malattie gastrointestinali.” (Caffeine Blues, pag. 60)
Caffeina e disturbi del sonno
“E’ credenza diffusa che il caffe’ prima delle 3 del pomeriggio non possa disturbare il sonno. In realta’, la caffeina ad ogni ora del giorno puo’ causare disturbi del sonno, specialmente se si e’ sotto stress.”
Sembra che la caffeina disturbi la fase piu’ importante del sonno: il sonno profondo. E’ un circolo vizioso: la somministrazione di caffeina porta a diminuire la quantita’ di sonno, e cio’ porta ad aumentare la dose di caffeina; cosi’ diminuisce la qualita’ del sonno, portando a problemi e fatica che inducono ad aumentare ancora la dose di caffeina, e cosi’ via.
“Tendiamo a pensare che i problemi legati alla caffeina siano piu’ sentiti dalle persone che lavorano. In realta’, i piu’ pesantemente colpiti sembrano essere le persone anziane. Sebbene gli anziani tendano a ridurre il consumo di caffe’, essi si disintossicano piu’ lentamente dalla caffeina ingerita e il loro sistema nervoso e’ piu’ sensibile di quello delle persone piu’ giovani. Ora le ricerche stanno scoprendo che i disturbi del sonno fra gli anziani sono la maggior causa non solo delle alterazioni fisiche legate all’eta’, ma anche di quelle mentali.” (Caffeine Blues, page 85)
Caffeina e denutrizione
Il caffe’ causa inoltre molte carenze alimentari. I veleni nel te’ e nel caffe’, caffeina inclusa, causano un aumento della perdita di vitamina B attraverso le urine. C’e’ anche una perdita di calcio.
“Le ricerche appena pubblicate in Annals of Nutrition and Metabolism hanno trovato che la caffeina aumenta la perdita di potassio di circa un terzo. A peggiorare la situazione, la perdita di questo minerale sembra accelerare quando alla caffeina si aggiunge lo zucchero. Gli studi mostrano che il meccanismo che sta dietro questa perdita del minerale puo’ aver a che fare col fatto che la caffeina indebolisce la capacita’ dei reni di trattenere calcio, magnesio ed altri minerali. Piu’ recentemente, lo zinco e’ stato aggiunto alla lista dei elementi nutritivi di cui la caffeina impoverisce” (Caffeine Blues, pag. 90)
In aggiunta, quando la caffeina viene somministrata, diminuisce l’assorbimento del ferro.
Caffeina e malattie mentali
Ho saputo per molto tempo che perfino una dose moderata di caffeina puo’ causare una piccola depressione. L’ho notata su me stesso un paio di anni fa quando ho iniziato a bere te’, pensando che questa bevanda avesse solo una minuscola quantita’ di caffeina. Non riuscivo a prender sonno prima delle 2 del mattino ed iniziai ad avere una leggera depressione. Non appena smisi di bere te’, essa passo’. Quanta gente si sente depressa e stanca senza una ragione apparente? E quanti di essi bevono caffe’ o te’ e non riescono a rinunciarvi?
“Se ad una persona vengono iniettati 500 mg di caffeina, entro un’ora essa esibisce sintomi di severa malattia mentale, fra i quali allucinazione, paranoia, panico, manie e depressione. Ma la stessa quantita’ di caffeina fornita nel corso di una giornata produce solo le piu’ leggere forme di infermita’ mentale, contro le quali si assumono tranquillanti ed antidepressivi.” (Caffeine Blues, pag. 124)
Caffe’ e stipsi
“… molte persone richiedono la caffeina perche’ le aiuta a mantenere una normale regolarita’ intestinale, ma e’ come essere dipendenti dai lassativi. In ciascun caso, si usa una droga per indurre movimento intestinale, e alla fine molti bevitori di caffe’ diventano dipendenti da questa azione lassativa. Senza lo stimolo della caffeina, essi provano cio’ che e’ conosciuto come “costipazione di rimbalzo” “ (pag. 173)
Caffeina e mal di testa
“Quarantacinque milioni di americani soffrono di mal di testa cronico. Diciassette milioni soffrono di emicrania.”
“La persona con il mal di testa non sa che esso e’ stato causato o scatenato dalla caffeina, cosicche’ ricorre ad un antidolorifico (analgesico). Gli studi mostrano che, nel 95% dei casi, i medicinali analgesici contengono caffeina. Cosi’ l’antidolorifico lavora, specialmente se il mal di testa e’ causato dall’astinenza dalla caffeina, ma la caffeina contenuta alla fine scatena un altro mal di testa. In definitiva, lo sfortunato che soffre diventa dipendente dall’antidolorifico per avere un briciolo di sollievo, ma il mal di testa aumenta in frequenza e in intensita’. Cio’ puo’ andare avanti per diversi anni, creando un ciclo di dolore e depressione che distrugge la qualita’ della vita.” (Caffeine Blues, pag. 185)
“Un mal di testa da cessazione di somministrazione di caffeina deriva dalla normale apertura (dilatazione) dei vasi sanguigni che sono ristretti dalla caffeina. In altre parole, la dose abituale di caffeina tiene ristretti i vasi sanguigni nel cervello. Quando la caffeina non viene consumata, questi vasi sanguigni ritornano alla normale capacita’ di flusso, e cio’ aumenta la circolazione nel cervello che causa la palpitante agonia di un mal di testa da astinenza da caffeina.” (Caffeine Blues, pag. 186)
Esaurimento della ghiandola surrenale
“La caffeina contribuisce all’esaurimento della ghiandola surrenale, e con essa viene impoverita una gran quantita’ di ormoni. Lo sterminio non e’ silenzioso. Si fara’ sentire ogni giorno in tanti modi, semplicemente quando non si riescono piu’ a controllare a lungo le funzioni vitali come si riusciva una volta.” (Caffeine Blues, pag. 197)
La caffeina e le donne
“Rispetto agli uomini, le ricerche mostrano che la caffeina e’ piu’ dannosa per le donne, producendo effetti sfavorevoli a dosi inferiori. Gli effetti sono anche piu’ estesi se si considera il danno che la caffeina provoca sul feto e sui bimbi in allattamento.” (Caffeine Blues, page 225)
Ci sono altri fattori per cui la caffeina riguarda le donne: essa causa carenza di ferro; aumenta la perdita di calcio ed il rischio di osteoporosi; la caffeina produce un momentaneo miglioramento dell’umore, ma contribuisce ad una depressione di rimbalzo.
Ecologia: i pesticidi, la deforestazione e il problema dell’utilizzo del territorio.
Il caffe’ e’ la maggiore coltura del mondo. Piu’ del grano, del riso, del granoturco e del bestiame. Piu’ della frutta, della verdura, o di ogni altra coltura di base – il caffe’ e’ il numero uno. Piu’ delle automobili, dell’acciaio, di ogni altra cosa, solo terzo vicino al petrolio e ad alcuni metalli utilizzati per la fabbricazione delle armi. Il motivo e’: il caffe’ e’ una droga, quasi ciascuno ne e’ dipendente, e fa parte della cultura.
Il caffe’ e’ una delle colture in cui si fa il piu’ massiccio uso di pesticidi. Nei paesi in cui viene coltivato il caffe’ ci sono poche limitazioni sull’uso dei pesticidi, e ci sono ancor meno leggi che proteggano I lavoratori e l’ambiente.
“Per le piantagioni di caffe’ si usano enormi quantita’ di pesticidi che inquinano la terra, I fiumi, distruggono le piante e la vita animale attorno ad esse. I semi vengono presi dal mercato, ma cosa succede alla polpa del caffe’ ed all’acqua di lavorazione? Questa acqua, caricata da pesticidi, funghicidi e residui azotati, va direttamente nei corsi d’acqua locali, nei fiumi e nei laghi. Senza essere filtrata o depurata, questa acqua inquinata danneggia la vita acquatica cosi’ come la salute delle persone che vivono accanto a queste masse d’acqua. E la polpa del caffe’? Viene posta in immense, putride discariche, sprigionando la sua elevata carica azotata nell’acqua del sottosuolo e col tempo nelle stessi inquinati corsi d’acqua.” (Caffeine Blues, pag. 276)
Cherniske nel suo libro menziona anche di come le piantagioni di caffe’ hanno probabilmente contribuito alla distruzione delle Foreste Pluviali piu’ di ogni altra coltura nel mondo, poiche’ grandi porzioni di foresta sono rase al suolo ogni anno per far posto alle piantagioni di caffe’.
La coltura del caffe’ utilizza intensivamente la manodopera e richiede ampi spazi e risorse. Sono cifre astronomiche solo se si calcola che la domanda mondiale di caffe’ e’ di 13 miliardi di libbre (6 milioni di tonnellate) all’anno. Poiche’ una piana media produce una o 2 libbre di caffe’ tostato all’anno, servono 7 miliardi di alberi. A giudicare da quanto il coltivatore medio puo’ ottenere da ogni acro, si conclude che 70 milioni di acri (28 milioni di ettari) sono dedicati a crescere questo non-cibo, questa droga, questo veleno che contribuisce alle sofferenze umane e rovina la salute di milioni di persone senza che esse ne siano informate.
70 milioni di acri dedicati alla coltura del caffe’. Riflettiamci per un momento. 70 milioni di acri… Se aggiungiamo ad essi il terreno dedicato alla coltura del cacao (per fare la cioccolata), alle foglie del te’, alla canna da zucchero, e all’uva (per fare il vino), arriviamo a numeri spaventosamente elevati. Centinaia di milioni di acri delle piu’ fertili terre del mondo esclusivamente dedicate alla coltura del non-cibo e delle bevande che contribuiscono alla sofferenza dell’umanita’. Perche’ si parla di mancanza di cibo? Semplicemente si coltivano le piante sbagliate per gli scopi sbagliati!
La corruzione dell’industria dei cibi salutistici.
“Fino agli anni ’90, la caffeina era un tabu’ per l’industria del cibi salutistici, come lo zucchero e la farina bianca. Le tisane d’erbe senza caffeina vennero lanciate dall’industria dei cibi salutistici, ove i prodotti privi di caffeina erano stati tradizionalmente marchiati come “scelta naturale”. Ora gli stessi negozi “naturisti” hanno immense esposizioni di barattoli pieni di chicchi di caffe’ ed alcuni punti vendita hanno bar in cui si servono intrugli gonfiati con caffeina. Cosa e’ successo?” (Caffeine Blues, pag. 266)
”Il volto dell’industria cambio’ quando gli originari sognatori hanno venduto ai conglomerati di aziende, per i quali il profitto e’ piu’ importante dei princìpi della salute. La proliferazione del caffe’ biologico nei negozi di alimentazione naturale e’ decollata e, prima che l’opinione pubblica lo sapesse, le aziende di cibi salutistici hanno scoperto cio’ che l’industria alimentare sapeva gia’ da decenni: la Caffeina vende.” (Caffeine Blues, pag. 267)
Sostituzione del caffe’ e rinuncia ad esso
Lo sappiamo: rinunciare al caffe’ e’ raramente facile, specialmente a chi per anni ne ha bevuto diverse tazze al giorno. I sintomi da disintossicazione includono mal di testa, depressione, stanchezza e molti altri disturbi.
Cherniske menziona un piano con cui una persona puo’ smettere di bere caffe’ con pochi disagi, sostituendolo gradualmente con bevande alle erbe fino a non bere piu’ caffe’. Comunque, questo processo appare un po’ lungo, e io (l’Autore, N.d.T.) personalmente raccomando un metodo piu’ radicale; le persone seguiranno il metodo che pensa di poter fare meglio.
Ci vogliono 60 giorni perche’ il nostro corpo elimini tutta la caffeina e veda veramente i risultati. Si possono accelerare i tempi con una dieta crudista o una dieta breve e rapida di sola frutta e verdura fresche.
Ci sono sostituti del caffe’ che possono essere usati per smettere di berlo. I negozi di cibi naturali offrono un’ampia gamma di prodotti, di solito fatti con cereali tostati, che hanno un sapore simile al caffe’. Comunque, dovete essere sicuri di comprare dei sostituti genuini e senza caffeina. Prodotti come guarana’, noce di cola, te’ verde, te’ mate ed ephedra sono solo altre piante sorgenti di caffeina ed altre droghe stimolanti. Indeboliscono le funzioni del corpo proprio come fa il caffe’. Esiste ad esempio un prodotto chiamato “Teeccino” che si prepara come il normale caffe’ ma non contiene caffeina ne’ alcun chicco di caffe’. E’ fatto di datteri, fichi, carrube, orzo etc. (www.teeccino.com, email: info@teeccino.com)
Il libro Caffeine Blues si trova su www.amazon.com/sunfood02
[Articolo di Frédéric Patenaude pubblicato in Just Eat An Apple, Vol. 2, #2. Traduzione a cura di FataEliana, che ringrazia MissVanilla]