Tumori: rivoluzione in stile di vita e dieta blocca cancro prostata
12 agosto 2005
Fermare o addirittura invertire lo sviluppo del tumore alla prostata senza farmaci, ma rivoluzionando dieta e stile di vita. A promuovere questo metodo, almeno nel caso di uomini ai primi stadi della malattia, e uno studio Usa che sarà pubblicato a settembre sul Journal of Urology.
La ricerca è la prima randomizzata e controllata a mostrare come importanti cambiamenti nelle abitudini di tutti i giorni possano davvero influenzare la progressione del cancro alla prostata.
Lo studio, diretto da Dean Ornish e Peter Carrol dell’Universita della California a San Francisco ha coinvolto 93 uomini con tumore alla prostata, già sottoposti a una biopsia, che non potevano seguire terapie convenzionali per motivi non legati alla ricerca. I pazienti sono stati divisi a caso in due gruppi: al primo è stato chiesto di rivoluzionare dieta e stile di vita e all’altro no. Dopo un anno i ricercatori hanno scoperto che i livelli di Psa (una proteina marker del tumore) erano scesi negli uomini del primo gruppo e aumentati negli altri. Non solo, ma è stata rilevata una correlazione diretta tra la quantità di cambiamenti cui si erano sottoposti i malati e le modifiche nei livelli di Psa. Inoltre i ricercatori hanno visto che il siero dei pazienti inibiva in vitro la crescita del tumore del 70% nel gruppo che aveva cambiato abitudini e menu, ma solo del 9% in quello di controllo. Ma quali modifiche sono risultate utili per fermare il tumore? I pazienti si sono convertiti a una dieta vegetariana, particolarmente ricca di verdure, frutta, germe di grano, legumi e arricchita con soia, vitamine e minerali. Non solo, ma hanno iniziato a fare attivita aerobica moderata, yoga o meditazione e hanno partecipato a incontri di sostegno settimanali. Inoltre potevano contare sulla consulenza di una dietista, e un’infermiera li contattava una volta a settimana per i primi tre mesi e, in seguito, più raramente ma sempre in modo regolare.
Nessuno dei pazienti del primo gruppo si è sottoposto a trattamenti convenzionali come chirurgia, radio o chemioterapia durante lo studio, ma sei componenti del gruppo di controllo lo hanno fatto, perché le loro condizioni erano peggiorate. Questo studio offre importanti informazioni per gli uomini con cancro alla prostata e per quelli che sperano di prevenire questa malattia – sottolinea Carrol – Si tratta della prima di una serie di indagini volte a identificare meglio il ruolo della dieta e dello stile di vita nella prevenzione e nel trattamento di questo tumore. I risultati suggeriscono, poi, che anche chi si sottopone a terapie tradizionali può beneficiare di un cambiamento nell’alimentazione e nelle abitudini di tutti i giorni, conclude Ornish.
[Adnkronos Salute – 11 agosto 2005]