Verdure d'autunno utili per gli occhi e l'età
2 novembre 2005L’autunno è una stagione ricca di vegetali, con grandi proprietà antiossidanti. Quindi non solo d’estate possiamo seguire una dieta antietà e ringiovanente.Questo periodo dell’anno è contraddistinto dalle verdure a foglia verde, che contengono sostanze in grado di combattere i radicali liberi e contrastare le malattie degenerative dell’occhio. In particolare, spinaci, cavoli, broccoli, verza sono ricchi di luteina, una sostanza della famiglia dei carotenoidi che, secondo gli studi, ha un’azione protettiva per gli occhi.
Infatti la luteina agisce come una sorta di occhiale da sole naturale, proteggendo l’occhio dalle radiazioni solari nocive (la cosiddetta luce blu) e prevenendo l’invecchiamento grazie all’azione antiossidante. Numerosi studi evidenziano una correlazione tra assunzione di luteina e prevenzione di malattie correlate all’età come la Degenerazione Maculare Senile.
Secondo uno studio della Harvard University (J.Seddon at al. JAMA, 1994), una dieta ricca di luteina può abbassare il rischio di sviluppare la Degenerazione Maculare Senile. In particolare, le persone che assumevano almeno 6 mg di luteina al giorno hanno evidenziato una riduzione del 57% del rischio di DMS rispetto a quelle che ne assumevano meno di 1 mg al giorno.
“Benché le raccomandazioni della quantità di luteina da assumere ogni giorno non siano ancora state codificate nelle tabelle nutrizionali (tabelle RDA), la comunità scientifica concorda nell’indicare 6 mg al giorno come quantità opportuna – spiega il prof. Carruba – In questo contesto la dieta mediterranea si rivela la più utile, perché assicura l’assunzione di una valida quantità di antiossidanti grazie alle 5 porzioni di frutta e verdura al giorno previste”.
Sarebbe sufficiente consumare 1 porzione di spinaci al giorno (circa 50 grammi) per assumere la giusta quantità di luteina. Eppure con la dieta non sempre è possibile assicurare il corretto apporto di questo antiossidante, così come di vitamine e minerali. I motivi sono diversi. “Le tecnologie di produzione o conservazione dei cibi possono ridurre il valore nutrizionale degli alimenti. Inoltre non sempre le persone seguono diete equilibrate. Questo si verifica in risposta ai moderni ritmi di vita e di lavoro, che portano a consumare, per esempio, spuntini veloci al bar con carenza di frutta e verdura, oppure per abitudini alimentari che portano a seguire diete ipocaloriche severe e sbilanciate per lunghi periodi. Spesso, per esempio, le persone che vivono da sole mangiano in modo scorretto – spiega il prof. Nino Battistini, Dipartimento di Scienze Igienistiche e Microbiologiche, Università di Modena e Reggio Emilia.
Per chi non riesce a seguire una dieta equilibrata, l’utilizzo di integratori multivitaminici completi può allora essere d’aiuto. A patto che il prodotto abbia una formulazione completa e bene equilibrata.
“L’opportunità di integrare la dieta con multivitaminici deve essere presa in considerazione dopo un’attenta valutazione dello stato nutrizionale della persona, ma anche in considerazione delle sue particolari condizioni – spiega Battistini – Esistono infatti fasi della vita durante le quali aumenta da parte dell’organismo la richiesta di particolari nutrienti: si pensi agli anziani, ai bambini e alle donne in gravidanza o in fase di allattamento. Non solo. Alcune abitudini, come il fumo o il consumo di alcolici, peggiorano l’assimilazione di alcuni nutrienti. Cosa che succede anche nel caso di alcune malattie, per esempio del tratto intestinale In questi casi, lo specialista può valutare l’opportunità di utilizzare un’integrazione multivitaminica.”
[da italiasalute.it del 13 ottobre 2005]