La dieta vegetariana non è soltanto sana ma anche più sicura
11 marzo 2006Il Food and Drug Administration statunitense, organismo che regola l’alimentazione, ha reso noto che le aziende della carne a volte usano il monossido di carbonio per mantenere la carne di vitello rossa e attraente per i consumatori. Sebbene molti medici siano d’accordo che piccole dosi di monossido di carbonio non siano dannose, la preoccupazione viene dal fatto che, usandolo, anche la carne in decomposizione sembra bella, rossa e fresca.
Questo si aggiunge alle tante altre preoccupazioni riguardanti il consumo di carne e pesce: mucca pazza, malattia letale anche per l’uomo; concentrazione di mercurio in alcuni tipi di pesce, che può provocare gravi danni cerebrali al feto e ai bambini piccoli; aviaria, virus influenzale che colpisce polli e uccelli e che si teme possa trasmettersi all’uomo. Anche se la carne è stata a lungo considerata, da molte società, importante per una dieta sana, la Chiesa Avventista del 7° Giorno continua a raccomandare un’alimentazione vegetariana per motivi nutrizionali e religiosi.
“Sapere che il monossido di carbonio può far sembrare fresca la carne marcia, rafforza il mio impegno a non mangiare carne”, ha commentato Grazyna Dabrowska, insegnante di stile di vita e membro della Chiesa avventista. “Siamo visivi quando si tratta di acquistare gli alimenti, e gli occhi possono facilmente dirci che cosa è fresco e che cosa è guasto. Se non posso fidarmi della vista per capire la differenza, allora non ho più il controllo sulle mie scelte. Raccomando vivamente una sana dieta fatta di cereali integrali e legumi, frutta e verdura, che offre nutrimento di alto valore biologico, senza gli effetti di ormoni della crescita e antibiotici usati nell’allevamento degli animali”, ha concluso.
Anche se negli Stati Uniti sono stati fatti notevoli passi per rendere più sicura la carne, la preoccupazione continua. “Il problema con il consumo di carne non riguarda tanto la sua contaminazione e freschezza, questioni che possono riguardare anche gli alimenti vegetali, ma fattori intrinseci quali i grassi saturi e, nel caso del pesce, l’inquinamento di mercurio e di altri metalli pesanti. Non vi è dubbio che più la dieta contiene alimenti vegetali e più si vive in salute”, ha affermato il dott. Allan Handysides, direttore del dipartimento Salute della Chiesa avventista mondiale.
Nel 2000, la Chiesa ha spiegato che per più di 130 anni gli avventisti hanno praticato uno stile di vita alimentare vegetariano, perché hanno una concezione olistica dell’uomo. Qualunque cosa si faccia, anche nel mangiare e nel bere, dovrebbe onorare e glorificare Dio e preservare la salute di corpo, mente e spirito.
Nel lontano 1960, uno studio realizzato dall’università Loma Linda e sponsorizzato dall’Istituto Nazionale della Sanità (Nih), già analizzava lo stile di vita degli avventisti, rivelando che gli avventisti, in generale, avevano il 50 per cento in meno di rischio di malattie cardiache, di alcuni tipi di cancro, d’infarto e di diabete.
“Non voglio dire che chi è vegetariano non si ammalerà mai, ma i vegetariani sono più longevi e l’Adventist Health Study lo conferma”, ha concluso il dott. Kenneth I. Burke, nutrizionista e professore emerito dell’università avventista Loma Linda dove ha insegnato scienza dell’alimentazione per più di 20 anni.
Il Nih sta sponsorizzando un secondo studio sugli avventisti per capire se vi è un legame tra alimentazione e cancro.
[da adventist news del 10 marzo 2006]