Cavalli macellati
5 ottobre 2006Migliaia di cavalli da corsa ai quali dovrebbe essere garantito un dignitoso ricovero alla fine di un’onorata carriera, vengono invece macellati ogni anno in Gran Bretagna e la loro carne esportata in Francia per essere venduta. La notizia, destinata a suscitare scandalo in un paese dove il rispetto per gli animali (volpi a parte) è quasi sacro, è il risultato di un’inchiesta ‘segretà condotta dai giornalisti del settimanale britannico ‘The Observer’. In Gran Bretagna per i cavalli troppo vecchi, troppo lenti o non più bravi nel saltare ostacoli, la fine è brutale: un colpo di pistola alla tempia o una scarica elettrica al capo. A quel punto le carcasse dei poveri animali vengono caricate su camion frigoriferi e portate in Francia dove la loro carne è molto apprezzata, denuncia il settimanale. Quest’eliminazione di massa dei purosangue è l’aspetto più inquietante e meno noto della multimiliardaria industria britannica delle corse di cavalli. Ma non è illegale. Tuttavia le organizzazioni per la difesa degli animali da tempo chiedono lo stanziamento di maggiori fondi destinati ad assicurare un ricovero ai quadrupedi che, in media, potrebbero vivere fino a 30 anni e che, per la maggior parte, vengono invece uccisi prima del compimento del quinto anno d’età. Quella che il settimanale definisce ‘la vergogna del mondo delle corse britannicò è un’industria che solo per quanto riguarda le scommesse legali produce un profitto di un miliardo di sterline all’anno. Ogni anno circa 5.000 cavalli sono addestrati per diventare i protagonisti degli ippodromi e una cifra analoga viene ‘ritiratà dal mondo delle corse dove gareggia una media di 20mila cavalli. Ma sono in pochi a sapere che tra i seimila e i diecimila cavalli ogni anno vengono macellati per garantire un ulteriore profitto con l’esportazione della loro carne in Francia. I due principali mattatoi, scrivono i giornalisti dell’Observer, sono nel Cheshire e nel Somerset. Lontani dalla vista della gente, sono nascosti dagli alberi, ‘invisibili e difficili da raggiungerè. Nei cortili dei mattatoi stazionano camion ‘anonimì senza scritte sulle fiancate. Una vergogna da nascondere al paese. Mantenere un cavallo in un ricovero costa 4.000 sterline all’anno ma l’enorme fatturato annuale dell’’industria delle corsè, scrive l’Observer, dovrebbe consentire di aumentare la somma versata ai Centri per la cura degli animali, ormai giudicati ‘inutilì, e che ammonta oggi a sole 250mila sterline.
[da ansa del 1 ottobre 2006 – grazie a robo]