Dal pane di Ezechiele ai sette cereali del Deuteronomio
16 ottobre 2006[b]Dieta Alleluia[/b] del reverendo George Malkmus che riferendosi al testo della Genesi sentenzia: «Il Signore ci ha dato tutto quello che ci serve per mangiare», vale a dire solo frutta e verdure. No a tutti i prodotti animali, dalle carni alle uova ai latticini, unica eccezione il miele. A colazione un cucchiaino di elisir d’erbe, a metà mattina un bicchierino di succo di carote, a pranzo verdura o frutta fresca non cotta, a cena una bella insalatona di lattuga e verdure varie con l’unico piatto cotto della giornata patate al forno, riso bollito, verdure lesse; per concludere in bellezza, un bel bicchiere di succo di mela o pera prima di andare a dormire. In sostanza, nella «dieta alleluja» solo il 15% di quello che si mangia può non essere crudo.
[b]Dieta del Creatore[/b] di Jordan Rubin, il quale non chiude del tutto la porta a cibi di origine animale, ma bandisce quelli pompati con ormoni e il latte pastorizzato.
[b]Dieta del Vangelo[/b]. Don Colbert, un medico della Florida, ha invaso le librerie americane coi suoi libri sui rimedi consigliati dalla Bibbia.
Ha venduto finora 4 milioni di copie. E a proposito di alimentazione, è uscito con Cosa mangerebbe Gesù?, in cui si proibiscono non solo i cibi derivati dagli animali ma anche quelli che hanno subito un processo di trasformazione. «Se vuoi veramente seguire Cristo in ogni aspetto della tua vita, non puoi trascurare come mangi» sentenzia Colbert. Niente pasta, salse, bevande gassate.
[b]Christian Vegetarian[/b]. È una dieta rigorosamente vegetariana. Chi la segue è convinto di poter rendere omaggio al Signore.
[da il giornale del 16 ottobre 2006]