Dieta vegetariana, fa bene anche all’ambiente?
8 novembre 2006La dieta vegetale ha un importante effetto preventivo sulla salute, in particolare per quanto riguarda le malattie cardiovascolari e i tumori. Di questo argomento si occupa un libro di recente pubblicazione, che analizza in dettaglio le componenti e le particolarità delle diete vegetariane mostrandone gli effetti sull’esercizio fisico e la salute. Un aspetto poco analizzato della dieta però è quello che si ripercuote non tanto su chi la fa, ma sul mondo in cui vive. Diversi cibi hanno differenti modalità di produzione, lavorazione e trasporto, e quindi un diverso impatto ambientale. Uno studio, di cui l’European Journal of Clinical Nutrition offre un’anteprima, ha messo a confronto tre tipologie di diete misurandone l’impatto sull’ambiente.
Può essere anche intuitivamente evidente che un allevamento di bovini o suini ha una ricaduta sull’ambiente circostante ben superiore a quella di una coltivazione. Basti pensare che per nutrire una mucca occorre una quantità di foraggio tale da alimentare una popolazione dieci volte più numerosa di quella nutrita con la macellazione dell’animale. In aggiunta, gli animali degli allevamenti, specie intensivi, producono escrementi in quantità talmente elevata da costituire di per sé un problema, sia per lo smaltimento che per l’immediato impatto ambientale, tali da incidere addirittura a livello planetario accentuando l’effetto serra. Di contro, le coltivazioni, specie se biologiche, incidono molto meno sull’ambiente circostante e ne alterano l’equilibrio molto meno di un grande assembramento di animali in allevamento, quale non esiste in natura.
Lo studio ha confrontato fra loro tre gruppi di soggetti che seguivano tre tipi differenti di dieta, tutti e tre bilanciati per quanto riguarda l’apporto di proteine, carboidrati, grassi: esclusivamente vegetale (vegan), vegetariana (anche latte e uova) e cosiddetta “onnivora” (cioè includente carne e pesce). Per calcolare il “punteggio” dell’impatto ambientale è stato applicato il metodo della valutazione del ciclo di vita (LCA, o Lyfe Cycle Assessment). I tipi di impatto del consumo medio annuale sono stati valutati in base a tre categorie di “danno” ambientale, ciascuna delle quali si suddivideva a sua volta in varie sotto-categorie.
I dati hanno mostrato che la dieta Vegan è quella che in assoluto presenta il minor impatto sull’ambiente. Considerato che numerosi studi mostrano anche il vantaggio per la salute di una dieta prevalentemente vegetale, e che con una dieta esclusivamente vegetale si può, volendo, godere di ottima salute e anche praticare sport, questo benefico effetto della dieta vegetariana e vegan sull’ambiente non fa che allargare il cerchio delle onde positive di questo stile alimentare.
Fonte: Baroni L, Cenci L, Tettamanti M, Berati M. Evaluating the environmental impact of various dietary patterns combined with different food production systems. EJCN 2006; 11 ottobre.
Bertini I, Giampietro M. Diete vegetariane, esercizio fisico e salute. Roma: Il Pensiero Scientifico Editore, 2006.
[da Il Pensiero Scientifico Editore del 3 novembre 2006 – antonella sagone]