Yogurt di soia, lo facciamo in casa?
11 gennaio 2007[i]Inizia da oggi una nuova rubrica curata da [url=http://veruccia.blogspot.com]Vera[/url], alla quale diamo un caloroso benvenuto.
Il primo articolo inviato spiega tutto sul corretto utilizzo della yogurtiera. Per un ottimo yogurt di soia, ovviamente.[/i]
Per cominciare: la yogurtiera. La mia costa 10 euro, contiene 7 vasetti in vetro da 125ml adatti alla preparazione di un litro di latte, e funziona elettricamente.
Probabilmente non è molto ecologica (all’interno ci sarà una resistenza che produce calore e le resistenze non sono mai ecologiche), ma permette di risparmiare denaro, evitare quegli odiosissimi barattolini di plastica che altrimenti finirebbero nelle discariche, sapere quasi esattamente cosa state mangiando e personalizzare la vostra colazione/merenda/spuntino nel modo che preferite; quindi penso che il gioco valga la candela (anche perchè la tengo accesa solo per 7 ore, una volta alla settimana).
Inoltre, piccolo trucchetto: la uso per far lievitare gli impasti, che metto in un recipiente, poggio sulla yogurtiera accesa e copro con un panno o un coperchio di plastica.
Per quanto riguarda lo yogurt: io ho provato solo quello di soia, non so se riesca anche col riso o altri latti vegetali. Utilizzavo un comune latte di soia preso al supermercato, zuccherato; ho notato che con i latti arricchiti (di vitamine o minerali) però riusciva peggio. Optate per un latte il più semplice possibile.
I fermenti: non si capisce sempre facilmente se sono o meno vegan, in quanto possono provenire da coltura in latte vaccino… per maggiori informazioni leggete [url=http://www.veganitalia.it/modules.php?op=modload&name=Forums&file=viewtopic&topic=324&forum=3&start=0]questa discussione[/url], soprattutto pagina 3.
Ad ogni modo, io li compravo in farmacia in bustine, si conservano per parecchi mesi e durano a lungo, perchè non è necessario riutilizzarle sempre: si usa un vasetto di yogurt bianco come starter per la nuova produzione, sciogliendolo nel latte a temperatura ambiente. Potete anche partire da uno yogurt vegan comprato in negozio, utilizzandolo come starter. Tuttavia, in entrambi i casi, quando noterete che il vostro yogurt non raggiunge più la consistenza desiderata, dovrete utilizzare un nuovo starter “fresco” (fermenti o yogurt comprato in negozio).
Personalmente, ero solita utilizzare sempre un vasetto del mio yogurt con un cucchiaino di fermenti per renderlo più attivo.
Bene, alla luce di queste considerazioni, eccoci pronti per preparare lo yogurt.
Sciogliete lo starter in un litro di latte di soia a temperatura ambiente e mescolate accuratamente. Versatelo nei vasetti (la quantità dipende dalle marche di yogurtiera, come ho già detto ogni vasetto della mia contiene 125 ml di liquido). Tappate i vasetti, inseriteli nella yogurtiera ed accendetela.
Più la terrete accesa, più lo yogurt si addenserà, ma diventerà più acido. Io mi trovavo bene con un tempo di fermentazione di 6-7 ore. Potreste provare a togliere un vasetto dopo 6 ore, uno dopo 6 ore e mezza e così via, per rendervi conto della consistenza che preferite.
Spegnete, svitate i coperchi dei barattolini ed asciugate l’acqua di condensa che si forma sotto di essi (altrimenti allungherà lo yogurt). Quando saranno raffreddati, riponeteli in frigorifero e consumateli entro una settimana.
Utilizzo: mangiato così, sembra uno yogurt bianco. Un sapore che non apprezzo molto, perchè lo trovo troppo acido. Per ovviare, si può dolcificarlo con zucchero di canna, marmellata o altro; vi si possono anche aggiungere pezzi di frutta, scagliette di cioccolato, cereali e qualsiasi altra cosa vi venga in mente.
Ancora una volta, sbizzarritevi; e non lasciatevi intimorire, è una preparazione semplicissima.
[vera – http://veruccia.blogspot.com]