Di nuovo stop all'ingozzamento forzato delle oche!

Categoria : Animali

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Di nuovo vietato da subito l’ingozzamento forzato di anatre e oche, pratica crudele che consuma letteralmente 25mila volatili l’anno, condannata dal Comitato Scientifico Veterinario dell’Unione Europea. E’ inoltre di nuovo fissata al 1°gennaio prossimo la data di chiusura degli allevamenti di animali “da pelliccia”, ben 300mila fra visoni e cincillà.

Sono gli effetti di due nuove parti dell’articolo 8 della Legge di conversione del Decreto “Milleproproghe”, definitivamente approvato ieri sera dalla Camera dei Deputati, inserite su emendamento proposto dalla LAV e fatto proprio dai senatori dell’Intergruppo Parlamentare Animali, i verdi Loredana De Petris, Gianpaolo Silvestri e Anna Donati che hanno ripreso il testo del loro collega Marco Boato a Montecitorio.

“Si restituisce così il maltolto che pellicciai e allevatori residuali avevano ottenuto nella scorsa Legislatura in analoghi provvedimenti, ovvero la cancellazione di questi piccoli ma significativi passi in avanti ottenuti sei anni fa e già praticati da altri Paesi come Inghilterra e Galles, Scozia, Austria , Olanda e Svezia per le pellicce, Svizzera, Norvegia, Germania, Danimarca, Repubblica Ceca, Israele, California, Inghilterra e Galles per la tutela dei volatili – ha detto Gianluca Felicetti, presidente della LAV – era questo il primo dei punti del nostro Piano nazionale per i diritti degli animali che decine di migliaia di cittadini avevano sostenuto nel novembre scorso con una petizione, un bell’esempio di sinergia positiva fra istanze popolari e Istituzioni”.

I contravventori dei divieti di queste pratiche o altre mutilazioni in allevamenti (spiumatura e taglio delle ali di volatili vivi, taglio di code per i bovini) rischieranno una sanzione amministrativa di 3098 euro e in caso di recidiva l’aumento della metà del pagamento e la sospensione dell’esercizio di allevamento da uno a tre mesi, non escludendo ciò l’apertura di un procedimento penale per il maltrattamento degli animali che prevede anche la reclusione.

Negli anni questo è stato il terzo tentativo della LAV di mettere riparo alle modifiche e alle cancellazioni subite dal Decreto Legislativo 146 del 2001 a tutela degli animali, l’ultimo nella scorsa Legislatura – con firme trasversali agli schieramenti politici fra le quali ricordiamo quelle di Schmidt, Zanella, Mantini, Rocchi, Provera, Dato, Frigato e Mariani – non era stato approvato per appena tre voti ed era rimasto lettera morta un Ordine del Giorno del Senato, prima firma Malan (Fi), di impegno al precedente Governo.

Ricordiamo infine gli autori, in negativo, dei precedenti peggioramenti delle condizioni di volatili, visoni e cincillà o della formale opposizione a questa ultima iniziativa: Zucchi e Franci (Ds); Misuraca, Boscetto, Santelli, Ventucci, Ricciuti, Carfagna, Pasinato e Falcier (Fi); Cota, Stucchi e Stiffoni (Lega Nord); Marcora (Margherita); Giovanardi, il più accanito a spacciare presunti impegni dei pellicciai a favore del benessere degli animali e non vincolanti raccomandazioni sul tema del Consiglio d’Europa, Forte e Pellegrino (Udc).

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