Latte indigesto anche per i nostri antenati

Categoria : Nutrizione

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Il lattosio era indigesto anche nel neolitico. Lo hanno scoperto i ricercatori dell’University College London e dell’Università tedesca di Mainz: gli uomini dell’epoca che se ne nutrivano soffrivano di gonfiori, crampi e altri fastidi dovuti alla mancata assimilazione.L’intolleranza al lattosio, che oggi affligge moltissimi individui, proviene quindi proprio dai nostri antenati. Ad un certo momento della storia, però, il gene che ha prodotto l’enzima – la lattasi – capace di digerire lo zucchero del latte, è comparso, ma non in tutti. Lo studio si è proposto di andare alla sua ricerca nei reperti, la cui datazione è compresa fra il 5480 e il 5000 a.C., per capire in che modo sia stata conquistata la capacità di bere latte.

La sua origine, ipotizzano i ricercatori, è da cercare nelle prime comunità umane dedite alle coltivazioni e all’allevamento. Tuttavia, lo studio del DNA degli scheletri neolitici appartenenti ai primi contadini ne rivela l’assenza. Questo sta a significare che la mutazione genetica si è manifestata solo dopo l’inizio del consumo di latte, successivamente all’anno 5000 a.C. L’ipotesi degli studiosi è che si sia presentata in qualche individuo rendendolo dominante. Da questo momento in poi, la presenza dell’enzima si sarebbe diffusa rapidamente.

Oggi l’intolleranza al lattosio è piuttosto diffusa: si calcola che interessi il 10 per cento degli europei e che affligga una percentuale molto più alta di asiatici e africani.

[veganitalia.com – la redazione]

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