Parrocchetti, indispensabile l'allevamento a mano?
11 maggio 2007Moltissime specie di pappagallini e pappagalli sono ormai entrati a far parte del quotidiano di molte persone, accolti in casa come piccoli e simpatici ospiti accanto a cani, gatti e altri amici animali.
Nati e cresciuti in cattività, questi simpatici uccelli si sono perfettamente adattati al clima delle nostre latitudini e le specie più diffuse (tra cui ondulati e calopsitte), sono facili da allevare , resistenti alle malattie e familiarizzano con l’uomo proprio come cani e gatti.
Ci sono però molti aspetti da considerare se si decide di ospitare in casa un pappagallino, tra cui la questione sempre più diffusa, ormai, dell’ *allevamento a mano* – tecnica di allevamento che riguarda quasi tutti i pappagallini, tranne (almeno nella maggior parte dei casi) gli ondulati o cocorite.
Questo metodo viene usato per rendere il pappagallo più docile e meno timoroso dell’uomo…ma è davvero così?
Nel sito www.pappagalli.ch l’argomento viene introdotto come segue:
*Negli ultimi anni vengono sempre più spesso offerti pappagalli di cui le uova vengono tolte dal nido e fatte schiudere in apposite camere (incubatrici) e allevati artificialmente senza i loro genitori
Questi pappagalli acquisiscono una falsa concezione dell’essere umano e rimangono naturalmente per tutta la vita imprintati (“imprinting”), “artificialmente domestici” verso gli uomini.
Spesso possono prendere comportamenti morbosi, e invadenti a tal punto di non sopportare la solitudine o l’assenza della persona che se ne prende cura o rifiutano più avanti se non ben socializzati sin da piccoli, un loro simile per compagnia.*
La questione è davvero molto controversa, e molte persone sono convinte che allevare a mano dia moltissime soddisfazioni sia all’allevatore che al futuro proprietario, ma sinceramente credo che non sia propriamente così per i pappagallini. Certo, può presentarsi il caso in cui sia indispensabile allevare artificialmente un piccolo come può succedere con qualsiasi altro animale. Ci sono dei frangenti in cui non intervenendo la vita del pappagallino è in pericolo perché la madre (magari per la giovane età) non riesce ad imbeccarlo, o casi in cui i genitori da soli non ce la fanno ad accudire una nidiata troppo numerosa. Il problema è che l’allevamento a mano viene ormai considerato quasi indispensabile al fine di ottenere pappagallini domestici. Ma non è così!
A parte il problema relativo all’imprinting sopra menzionato, vi sono altre questioni alcune delle quali si estendono anche agli altri soggetti, quelli naturalmente svezzati dai genitori e ugualmente venduti nei negozi.
Tutti i parrocchetti si affezionano all’uomo e interagiscono con esso (emblematici sono i pappagalli rappresentati sulle spalle dei pirati), ma spesso i soggetti non allevati a mano sono addirittura sconsigliati. Vengono descritti come “selvatici” e a volte “aggressivi”… Sono tutte falsità. I pappagalli sono animali molto intelligenti, ma anche diffidenti. Hanno bisogno di fidarsi e prendere confidenza con le persone con cui vivono, e necessitano di pazienza e di attenzioni. Non dimentichiamo che TUTTI i soggetti che si trovano nei negozi sono di allevamento. Anche se allevati dai genitori, sono già abituati alla presenza dell’uomo.
Spesso succede invece che promuovendo i soggetti allevati a mano (che hanno un costo dalle 3 alle 4 volte superiore rispetto agli altri) come domestici, gli altri vengano relegati ad una vita in gabbia.
Per esperienza personale con le calopsitti posso assicurare che sono uccelli affettuosissimi ed intelligenti, curiosi e simpatici. E questo a prescindere dalla tecnica di allevamento. Hanno bisogno di molte attenzioni, ma non è necessario acquistare un soggetto allevato a mano perché si abitui a vivere fuori della gabbietta e ci salga sulla spalla. Basta solo concedergli tempo, amore e pazienza. Non è necessario imprintare artificialmente il pappagallino creandogli problemi anche di natura psicologica. Una coppia di parrocchetti è in grado di crescere i suoi piccoli molto meglio di quanto possa fare un allevatore che, tra laltro, se non esperto, può causare loro dolorose ustioni al gozzo.
Se quindi decidete di ospitare in casa un parrocchetto, non credete se vi sentite dire che siccome non è allevato a mano dovrà vivere chiuso nella gabbietta e non si abituerà mai a voi.
[arianna missiaja]