Vegan cerca vegan? Sì, certo

coppia_melaLa notizia della settimana è relativa ai vegansexuals. Riepilogo per chi l’avesse persa. Uno studio neozelandese ha scoperto che un vegan preferisce fare sesso con chi la vede allo stesso modo, il comunicato stampa è arrivato ai giornali e nel torpore mediatico estivo è subito diventato il fatto del giorno.
È stata coniata una nuova definizione, vegansexuals, appunto, vegansessuali, come se non ce se fossero già troppe, e ciò che è un normale sentire per la maggior parte dei vegan è diventato una moda, un trend: chi lo segue è cool, gli altri sono out.
D’altronde, si sa, basta metterci il sesso, soprattutto d’estate, e tutto assume un diverso sapore. La caratteristica di voler definire, nominare, circoscrivere ogni cosa, poi, è tipicamente antropica e antropocentrica: gli dai un nome così te ne impadronisci, ed è così fin dai tempi antichi.
Infatti non mi stupisco di questo, né del clamore (moderato) mediatico in sé. Mi meraviglia chi ha perso ancora un’occasione – e mi riferisco ai vegan interpellati dai giornalisti nella ripresa del giorno dopo – per ribadire che «sì, è vero, preferiamo farlo solo con altri vegan».
Perché invece qualcuno ha negato che sia così? Perché non si è voluto considerare normale il fatto che la sensibilità di un vegan «etico» lo possa portare verso i propri simili piuttosto che verso chi ha le mani e la bocca lorde di sangue?
Espressione troppo forte? Non vogliatemene, ma l’immagine rende.
Capisco che per chi è altro da noi come scelta di vita possa essere difficile capirlo, ma questo non ci esime dal provare a spiegarlo.
Badate bene, però, mi riferisco ai vegan «etici», coloro i quali, cioè, hanno intrapreso questo percorso per non violenza, per smettere di contribuire all’uccisione di altri esseri senzienti, per coerenza e amore nei confronti di tutti gli animali, non solo per quelli d’affezione.
È tanto strano che chi la pensa così possa voler dividere la propria esistenza o anche solo il letto con i propri simili? Non è quello che fanno tutti, in fondo? Ci si cerca perché nell’altro si ritrova parte di noi stessi.
E questo non è snobismo, settarismo o moda.

Stefano Momentè

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Comments

  1. sono d’accordo, io, come tutti penso, cerco persone con i valori più simili a me, sia per le amicizie, che anche per una relazione affettiva. Ovvio che poi non è che evito le altre persone, per carità, però se una persona la pensa come me, e condividiamo dei principi etici generali…. la cosa è naturale e non ci vedo nulla distrano, tantomeno di snob. Un abbraccio Stefano

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