Per una scelta vegetariana nelle scuole di Venezia
10 novembre 2007Di seguito una lettera aperta, inviata al Sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, sul tema della scelta vegetariana nelle mense scolastiche della città lagunare.******
Ill.mo Sig. Sindaco
Prof. Massimo Cacciari
Comune di Venezia
mi permetto nuovamente di scriverLe per informarLa di un problema che mi sta molto a cuore e del quale, nonostante tutti i tentativi fino ad ora portati avanti, non siamo ancora riusciti a venire a capo.
Siamo vegetariani ed abbiamo dei figli vegetariani che frequentano la scuola dell’obbligo: la mensa scolastica non fa fronte alla nostra esigenza di una dieta vegetariana equilibrata, ma offre quotidianamente, in sostituzione di un pasto con carne o pesce, un pasto in bianco.
A seguito delle nostre pressioni, in data 9 ottobre u.s. una nostra delegazione ha potuto avere un incontro sul tema con l’assessore Miraglia, che, con una gentilezza e comprensione certamente al di fuori della norma, ci ha detto di comprendere le nostre ragioni, ma ci ha però confermato di non essere nelle condizioni di poter trovare una soluzione soddisfacente alle nostre esigenze.
La ragione di tale impossibilità sembra essere legata, ci è stato dato capire, all’esistenza di un contratto sottoscritto tra il Comune di Venezia e AMES in materia di mense scolastiche, in cui è definito un rigido capitolato di prestazioni, tra le quali non è contemplata la fornitura, da parte di AMES, di alimenti vegetariani sostitutivi di carne o pesce, tranne il formaggio.
In buona sostanza, ai sensi del regolamento comunale (cui evidentemente il contratto e/o il capitolato fanno riferimento), le nostre esigenze sono considerate come “richieste di dieta personalizzata” e non come una scelta etica: conseguentemente l’unica soluzione percorribile che ci è stata proposta è l’estensione della dieta in bianco ad una varietà di 2 o 3 tipi di formaggio diversificati anziché sempre la stessa solita fettina.
E’evidente che ciò non ci basta.
La cosa che ci rattrista di più è che il nuovo capitolato è stato firmato pochi mesi fa ma continua mantenere inevase le esigenze di alcuni piccoli utenti, i vegetariani appunto! Il motivo? Richiediamo una dieta personalizzata, Secondo il Comune! E’ un sopruso bello e buono, vuol dire chiudere la bocca davanti ad un gruppo di cittadini, raccolti in associazioni nazionali, solo perché non hanno fatto una scelta religiosa ma etica!!
La preghiamo, metta il suo assessore nelle condizioni tecniche ed economiche di farci una proposta di menù scolastico paritaria rispetto a quella degli scolari non vegetariani: questo diritto è fortunatamente già acquisito dagli scolari mussulmani, per i quali è riconosciuta la diversità alimentare per motivi religiosi.
E perché non riconoscere questo diritto anche agli scolari vegetariani per motivi etici?
Esiste forse una pregiudiziale di natura culturale per cui il motivo “religioso” è prevalente rispetto ad una scelta di tipo etico liberamente compiuta da un cittadino? Non ritiene che costringere un bambino per la maggior parte dei pasti ad un menù a base di una pasta in bianco e una fetta di formaggio (mentre gli altri hanno un menù variato) possa essere considerato lesivo dei diritti sanciti dall’art.3 (diritto alla non discriminazione) e dall’art.32 (rispetto del diritto alla salute) della Costituzione?
Riteniamo che scegliere cosa mangiare sia un diritto di ogni cittadino (quantomeno se appartiene ad un gruppo di cittadini di riferimento quali i vegetariani, che hanno esigenze comuni e pertanto gestibili in forma massiva) e chiediamo che le sue decisioni siano rispettate dalla struttura pubblica in cui i ns. figli devono obbligatoriamente trascorrere buona parte della giornata.
A titolo informativo, Le sottolineiamo che Comuni più piccoli come Treviso, Jesolo o Eraclea hanno già inserito tale opzione nei menù scolastici: perché il Comune di Venezia deve essere da meno nei confronti dei suoi cittadini?
La informiamo anticipatamente che stiamo compilando una petizione tra i cittadini per contribuire ad accrescere il peso di questa nostra richiesta.
Aggiungiamo che ci stiamo muovendo in piu’ direzioni, cercando il sostegno, anche legale, alle nostre richieste … e che non abbiamo nessuna intenzione di lasciar cadere la questione, noi continueremo a fare sentire la nostra voce!
Ci creda, una equilibrata dieta vegetariana non è certamente più costosa di una corrispondente dieta a base di carne o pesce, per cui contiamo sulla sua sensibilità per dimostrare che il Comune di Venezia non è quella macchina burocratica che tanti ritengono ed è invece in grado di fare un piccolo sforzo al servizio dei suoi cittadini, modificando ed integrando un contratto già sottoscritto e un regolamento esistente. Che sarà mai?
Cordialmente
Iris Piliego
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La protesta di Iris Piliego ha trovato pieno appoggio da parte dell’associazione Vegan Italia, che da tempo si batte per una corretta informazione sul vegetarismo nel nostro Paese.
“Non è possibile – ha dichiarato Stefano Momentè, portavoce dell’associazione – che in un Comune come quello di Venezia, storicamente aperto a tutte le diversità – se così vogliamo chiamarle – non trovi applicazione un diritto sancito costituzionalmente.”
Senza entrare nel merito delle motivazioni, anche solo dal punto di vista della salute la dieta vegetariana non può essere esclusa da una mensa pubblica: la “Posizione Ufficiale” sull’argomento emanata negli ultimi anni dall'”American Dietetic Association” e i “Dietitian of Canada”, due delle piu’ importanti associazioni di nutrizionisti del mondo, parla chiaro:
“Le diete vegane, lacto-vegetariane e lacto-ovo-vegetariane ben bilanciate sono adeguate a tutti gli stadi del ciclo vitale, inclusi gravidanza ed allattamento. Le diete vegane, lacto-vegetariane e lacto-ovo-vegetariane adeguatamente pianificate soddisfano i fabbisogni nutrizionali dei bambini nella prima e seconda infanzia e degli adolescenti, e promuovono una crescita normale.” Ed inoltre: “Le diete vegetariane nell’infanzia e nell’adolescenza possono essere d’ausilio nello stabilire sani schemi alimentari, validi per tutta la durata della vita, e possono offrire alcuni importanti vantaggi nutrizionali.”
“Auspichiamo pertanto – ha concluso Momentè – una conclusione favorevole e repentina di tutta la vicenda”.
Vegan Italia (http://www.veganitalia.com)