Earthlings
19 marzo 2008Sabato mattina mi sono vista [url=http://www.isawearthlings.com/]Earthlings[/url]. Qualcuno ha detto che è l’equivalente animale di [url=http://www.thepassionofthechrist..com/]The Passion of the Christ[/url]. Con una differenza, però: la passione di Earthlings è del tutto vera; non c’è fiction, solo realtà.Earthlings (dice il sito ufficiale) illustra la totale dipendenza dell’umanità dagli animali, su cinque fronti: compagnia, cibo, vestiario, divertimento, ricerca scientifica. Io personalmente non concordo con la definizione di “dipendenza”, che implicherebbe un reale non poter fare a meno di tutto ciò; ovviamente dal mio punto di vista a meno se ne può fare, e non si tratta quindi di dipendere da qualcosa, ma solo di sfruttamento. Una arbitraria volontà di sfruttamento.
Earthlings può essere visto su [url=http://veg-tv.info/Earthlings]VegTV[/url], e dovrebbe senz’altro essere visto. E’ orribile, raccapricciante, crudele, sanguinoso, inumano… no, inumano no, è umanissimo a dir la verità, e di essere umana mi ha fatta vergognare, mi duole ammetterlo. E’ atroce, è sconvolgente e spezza il cuore; fa piangere, tremare, sudare, fa venire voglia di dire basta, di chiudere gli occhi, ma non si dovrebbe poter chiudere gli occhi sulla realtà delle cose.
Non sono più una bambina e dovrei saperlo, ma ancora non riesco a capire come possa la gente voltarsi dall’altro lato, distogliere lo sguardo, tapparsi le orecchie e fingere bellamente di ignorare, ignorare, ignorare, arrivando perfino a negare l’evidenza, se serve a preservare l’ipocrita quiete secondo la quale vive.
Possibile che la verità sia comunemente così sottovalutata, che sia tanto più importante la facciata dorata, la superficie liscia e pulita che non bisogna scalfire assolutamente perché altrimenti mostrerebbe il marcio sottostante?
Come si può vivere così?
Earthlings mi ha strappato 90 minuti di vita, imprigionandomi inesorabilmente alla poltrona; vorrei trovare un modo per convincere la mia famiglia, i miei amici, a guardarlo. Sono intelligenti, tutti loro, e sono sensibili; amano gli animali, anche se li mangiano, anche se li indossano, anche se li intossicano con detersivi e tubetti di dentifricio. Di solito sanno capire cosa è giusto e cosa sbagliato, sanno distinguere il bene dal male, ma si rifiuteranno di visionare un documentario che fornirebbe loro nuovi preziosi elementi per valutare cosa sia realmente giusto e cosa sbagliato.
Hanno paura di sapere, e questa paura non la capisco..
Io ho paura di molte cose, moltissime, ma la verità proprio no, non mi fa paura. Conoscere la verità significa poter cambiare le cose, e ciascuno nel suo piccolo può farlo. Possibile che il mio essere vegan da 6 anni non basti a dimostrare che si può cambiare?
O al contrario, forse questo li ha spinti a notare ancor più la dicotomia dei nostri rispettivi stili di vita, e ad aver più paura di cambiare perché sanno che potrebbero farlo, ma si accorgono che non vogliono e si sentono in colpa?
Earthlings mi ha messo nell’anima una tristezza e un dolore tragici, ma l’ho guardato tutto, dall’inizio alla fine. E sono sicura di aver potuto farlo perché mi sentivo le mani abbastanza pulite e la coscienza sufficientemente a posto da poter guardare come estranea a tutto ciò.
E non parlo della coscienza ipocrita che spesso si attribuisce agli animalisti, quella di chi “lo fa” per stare bene con se stesso, così dicono; è solo agendo per il bene altrui e non soltanto per il mio, che sto bene con me stessa, e mi stupirei del contrario.
Ho potuto guardare Earthlings perché mi sentivo estranea a quelle immagini, ma è per questo, credo, che i miei familiari non lo guarderanno: per tutto quel sangue che scorre, per le pelli strappate dal corpo, per i muggiti e i belati, per lo scherno, per la crudeltà; perché sanno che la colpa è anche loro, com’era mia, com’è di tutti, e per dei motivi che sinceramente non capisco, non vogliono sentirselo ricordare.
Lo so che fa male, lo so; perfino a me ha fatto molto male. Ma non riesco veramente a capire perché non guardare, perché scegliere di non sapere.
E’ come gettare la spugna della propria vita, rinunciare ad essere responsabili delle proprie azioni, non voler essere padroni delle proprie scelte, e questa cosa, per me, è tristissima.
Non si deve generalizzare, ma la visione di Earthlings mi ha fatta sinceramente vergognare di essere umana; e mi causa ancor più vergogna accorgermi di quanto sia facile per chi mi vive accanto chiudere gli occhi sulla sofferenza e sullo sfruttamento – e non parlo “solo” di quello animale, ma anche di quello umano.
“Siamo tutti Terrestri”, dice Joaquin Phoenix.
Io, per fortuna, vengo da Vega.
[vera ferraiuolo – http://veruccia.blogspot.com]