I tedeschi riducono i consumi di carne
27 gennaio 2009Per una nazione che ama Bratwurst e Schnitzel, per i profani salsiccia e cotoletta, l’appello non è dei più benvenuti: se volete aiutare il pianeta dovete rivedere le abitudini alimentari e mangiare meno carne. L’Agenzia federale dell’ambiente di Berlino ha invitato i tedeschi a tornare alle norme usate in tempi di guerra, mangiando l’alimento proteico solo in occasioni speciali, rivalutando la salutare dieta mediterranea.I teutonici, tra i maggiori consumatori di carne in Europa, assumono il 39% delle loro calorie da carne o prodotti derivati, a differenza del 25% in Italia. “Dobbiamo ripensare il nostro consumo di carne”, ha dichiarato Andreas Troge, presidente dell’Uba, l’organismo di consulenza del governo sulle questioni climatiche. “Suggerisco alle persone di tornare all’arrosto della domenica e di orientare le loro abitudini alimentari verso quelle dei paesi mediterranei”.
Parlando a margine della Gruene Woche, la settimana verde, nella capitale tedesca, una delle fiere agricole più grandi al mondo, Troge ha spiegato che l’agricoltura è responsabile per circa il 15% delle emissioni di gas serra e che la produzione di carne è tra le forme di allevamento che richiedono maggiore consumo energetico. Ridurre il consumo di carne sarebbe pertanto un passo in avanti logico. “Non significa sacrificare la qualità della vita – ha spiegato, sottolineando – Non credo che gli italiani siano più infelici di noi per questo”.
Contrario Edmund Geisen, consigliere per l’agricoltura dei liberali, che ha accusato Troge di voler boicottare i prodotti tedeschi, definendo il suo attacco contro la carne “populista a senso unico”.
Accoglie con favore invece l’appello la presidente dell’Associazione dei vegetariani tedeschi Vebu, Hilmar Steppat: “E’ bello vedere finalmente che i politici capiscono che le quantità di carne che mangiamo sono insostenibili”. Sebbene il numero dei vegetariani sia aumentato in Germania, passando dallo 0,4% del 1983 al 10% oggi, per Steppat la Germania è rimane un paese di grandi carnivori.
[da apcom del 23 gennaio 2009]