Vitamina C alleata della pressione
21 gennaio 2009Fare quotidianamente il pieno di vitamina C giova alla pressione sanguigna delle giovani donne. Lo segnala uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università della California di Berkeley, pubblicato di recente sulla rivista Nutrition Journal. Dalla ricerca è infatti emerso che i livelli di vitamina C nel plasma sono collegati in modo inversamente proporzionale alla pressione: in altre parole maggiori i livelli della preziosa vitamina, migliori i valori di pressione.Con l’intento di identificare eventuali fattori protettivi nei confronti dell’ipertensione, i ricercatori americani hanno analizzato la relazione tra i livelli di acido ascorbico (vitamina C) nel sangue e la pressione sanguigna in 242 ragazze di età compresa tra i 18 e i 21 anni, arruolate nel National Heart, Lung, and Blood Institute Growth and Health Study, uno studio durato dieci anni progettato con l’intento di verificare le cause dell’insorgere dell’obesità nelle ragazze durante l’adolescenza. Le misurazioni eseguite dai ricercatori al termine dello studio, ovvero dopo 10 anni, e a intervalli negli anni precedenti hanno mostrato che nelle donne che presentavano livelli maggiori di vitamina C nel plasma si assisteva mediamente a una riduzione di 4,66 mmHg nella pressione sistolica e di 6,04 nella pressione diastolica. Nelle ragazze che presentavano livelli più bassi di vitamina C è stato invece evidenziato il fenomeno opposto, ovvero un aumento nei valori pressori.
«La vitamina C è una delle vitamine solubili più importanti per il nostro organismo, che però non è in grado di sintetizzarla e va quindi assunta con la dieta – premette Michele Carruba, direttore del Centro studi e ricerche sull’obesità dell’Università di Milano -. Questa vitamina non si accumula per cui per mantenere stabili i suoi livelli durante la giornata occorre assumere costantemente alimenti che la contengono, dagli agrumi alle verdure a foglia verde in generale. Se per esempio una persona assume al mattino un integratore di vitamina C, non è detto che i suoi livelli rimangano stabili per tutta la giornata. Detto questo, non penso che gli effetti benefici dell’acido ascorbico sulla pressione sanguigna evidenziati nella ricerca siano il risultato di un effetto diretto, ma piuttosto la conseguenza di uno stile di vita più salutare. I livelli di vitamina C nel sangue potrebbero infatti essere la spia di una dieta migliore, più ricca di frutta e verdura, con evidenti ricadute sulla pressione».
Che la prevenzione dell’ipertensione parta dallo stile di vita e, nel caso specifico, da una corretta educazione alimentare lo sottolineano anche alcune considerazioni degli autori della ricerca: «Nel corso dello studio – segnala la ricercatrice Gladys Block – uno degli obiettivi è stato quello di educare le ragazze a una corretta alimentazione: la loro dieta è stata arricchita con frutta e verdura che, generalmente, non sono alimenti molto in voga tra i più giovani. L’aumento dell’assunzione di questi cibi ha coinciso con un miglioramento dei valori medi della pressione arteriosa». Insomma se i giovani non vogliono vedere la loro pressione salire negli anni farebbero bene a dare la giusta attenzione alla dieta, aumentando il consumo di frutta e verdura e riducendo quello di grassi e cibi salati. Non meno importante una regolare attività fisica nonché evitare cattive abitudini, a partire dalle sigarette.
[da corriere.it del 19 gennaio 2009 – antonella sparvoli]