Benessere crudo
21 marzo 2009Locale, biologico e rigorosamente crudo. Per i sostenitori del “raw food”, l’alimentazione rappresenta un processo di semplificazione, a partire da una regola: consumare solo alimenti crudi per sfruttarne al meglio le proprietà nutritive. “I vantaggi di questo stile alimentare sono molti. Le vitamine e i sali minerali presenti negli alimenti restano intatti, la digestione viene stimolata, l’intestino ripulito, l’organismo disintossicato e idratato”, spiega Stefano Momenté, presidente di Veganitalia e autore, insieme a Sara Cargnello, di Solo Crudo (Macro Edizioni). “Nella sua forma perfetta, il crudismo esclude ogni alimento di origine animale”.
Ma questa non è una norma rigida, perché all’interno del movimento raw trovano spazio tanto i salutisti radicali, quanto gli amanti del wellness e delle pratiche depurative dolci. Sono centri benessere che integrano e sviluppano in modo sempre più crescente pratiche di ispirazione raw e trattamenti detossinanti.
A cominciare dal Como Shambala Retreat a Bali, dove un team composto da chef, medici ayurvedici, naturopati e nutrizionisti ha impiegato sette anni per mettere a punto un programma alimentare crudista che utilizza oggi, in combinazione con terapie che spaziano dai massaggi linfodrenanti a bagni di vapore aromatici, riflessologia e idrocolonterapia sapientemente alternate allo scopo di disintossicare l’organismo con evidenti vantaggi di linea e splendore della pelle (www.cse.como.bz).
Anche il programma depurativo proposto da The Complete Retreat in Spagna ruota intorno alle virtù terapeutiche del raw food. Il percorso dura una settimana ed è scandito da sedute di meditazione, yoga, trekking e nuoto, a cui seguono lezioni teorico-pratiche di alimentazione crudista.
Per familiarizzare con germogli e affini si usano strumenti come la germogliatrice, l’essicatore, la fioccatrice macinacereali o l’estrattore di succhi che, a differenza della centrifuga, non scalda (www.thecompleteretreat.com). Anche i juice bar crudisti privilegiano la lavorazione a freddo. Soprattutto per la produzione di ingredienti particolari come l’erba di grano, che alcuni considerano un elisir di lunga vita data l’alta concentrazione di vitamine e minerali. Anche se è ancora piuttosto raro trovare succo di erba di grano in Europa, ci sono juice bar di ultima generazione come The Big Banana a Bristol (www.thebigbananajuicebar.co.uk) che la coltivano sul posto e la tagliano solo al momento dell’ordinazione per servirla “viva” e inalterata. L’approccio raw sta conquistando anche altri settori del lifestyle. Da poco, l’azienda cosmetica inglese Raw Gaia (www.rawgaia.com) ha lanciato la prima linea skincare crudista. In questo caso, il processo di lavorazione avviene a temperature molto basse per mantenere inalterato il patrimonio di vitamine, minerali, antiossidanti delle materie prime, aumentando l’efficacia idratante, curativa e rivitalizzante dei prodotti.
[D-La Repubblica delle Donne – 29 marzo 2008 – di Anna Lagorio]