Carni rosse, e non i vegetali, a rischio tumore al colon
20 marzo 2009Secondo il dott. Franco Berrino, direttore del dipartimento di Medicina preventiva dell’Istituto dei tumori di Milano, è da diverso tempo ormai che è stato accertato il collegamento tra una dieta ricca di carne, in particolare quelle rosse, con il tumore al colon-retto. Berrino si pone in contrasto con lo studio dell’Università di Oxford, commentando che secondo lui è sbagliato concludere che una dieta vegetariana possa aumentare il rischio di cancro al colon.Nonostante lo studio confermasse il collegamento tra l’assunzione sistematica di carni rosse e il tumore all’intestino, evidenziava come dato ‘a sorpresa’ che tra le persone che seguono una dieta vegetariana si presentasse potenzialmente un rischio legato alla possibilità di sviluppare il cancro al colon-retto.
Il dott. Berrino, tuttavia, ricorda che lo studio dell’Università di Oxford è stato fatto su un campione poco rappresentativo – 57.000 persone – rispetto al più largo studio Epic, eseguito proprio sulla correlazione tra alimentazione e tumori, che è stato invece fatto su un campione di 500mila persone. Questo studio ha mostrato come una dieta che includa più fibre e meno carne diminuisca ‘significativamente’ l’incidenza di tumori all’intestino, ponendo l’accento tra la principale relazione proprio tra cancro dell’intestino e carni rosse, per le quali se ne consiglia un uso molto moderato.
Lo scienziato italiano ritiene che le probabili dubbie conclusioni tratte dallo studio inglese siano da ricondurre al fatto che bisogna valutare anche altri fattori di rischio che concorrono allo sviluppo del tumore all’intestino come l’età, il sesso, un eventuale vizio del fumo o, ancora, un’assunzione di zuccheri che, secondo alcune recenti ipotesi, potrebbero avere anch’esse una stretta relazione con il rischio di cancro all’intestino.
[da lastampa.it del 19 marzo 2009 – luigi mondo e stefania principe]