Caccia, allungamento di 10 giorni
21 aprile 2010Sì è concluso con una spaccatura della maggioranza il lungo braccio di ferro sul prolungamento della stagione venatoria, con la definizione del calendario delegata alle Regioni. Con il voto favorevole di larga parte del Pdl e tutto il Pd (la Lega e l’Idv erano contrari), la Camera ha approvato un emendamento della Commissione al disegno di legge Comunitaria 2009 che consente un allungamento massimo di 10 giorni – «non oltre la prima decade di febbraio» – alle regioni che ne facciano richiesta, previo un parere preventivo e vincolante dell’Ispra a cui le stesse regioni dovranno attenersi. L’emendamento, su cui il governo si era rimesso all’Aula, è passato con 349 sì, 126 no e 32 astenuti.
Prestigiacomo: non ci sarà un solo giorno di caccia in più. «Sulla caccia è stato raggiunto un accordo di alto profilo che rappresenta un avanzamento della civiltà giuridica del nostro Paese in materia ambientale proprio alla vigilia della Giornata mondiale della Terra»: lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, assicurando che «non ci sarà un solo giorno di caccia in più rispetto al calendario vigente. Posticipare i termini attuali della stagione venatoria non significa allungarla. Per ciascuna specie il numero di giornate di caccia resta invariato. Sarà possibile un posticipo di dieci giorni per singole specie e per singoli territori a condizione che l’Ispra lo autorizzi sulla base delle esigenze di tutela dell’ambiente e del patrimonio faunistico. In questi giorni è stato detto e scritto tutto, che si apriva alla deregulation, alla mattanza. Il voto del Parlamento a larghissima maggioranza dimostra che la verità è ben diversa. Abbiamo approvato un testo che ci consente di superare un contenzioso trentennale con l’Unione europea che ci sarebbe costato caro, e di colmare vuoti legislativi che di fatto consentivano alle regioni delle deroghe».
[da il messaggero del 21 aprile 1010]