Voto sulla caccia, animalisti in piazza
19 aprile 2010Inizia oggi alla Camera dei Deputati l’esame del disegno di legge comunitaria 2009 che, al suo interno, prevede all’articolo 43 alcune modifiche alla legge nazionale che regola l’attività venatoria.Se il testo dovesse venire approvato senza alcuna modifica rispetto a quanto approvato dal Senato e dalle Commissioni Agricoltura e Politiche europee di Montecitorio, saranno eliminati i limiti della stagione di caccia e si potrà sparare tutto l’anno. Oggi i cacciatori possono già sparare per cinque mesi, dal primo settembre al 31 gennaio. Ma la nuova legge, così com’è formulata, consentirebbe alle Regioni di procrastinare, di anno in anno e senza alcun limite, la chiusura della stagione di caccia.
«UN ABOMINIO ITALIANO» - «Un abominio tutto italiano che non ha nulla a che vedere con le prescrizioni inoltrate dalla Commissione europea al nostro Paese – spiega Massimo Vitturi, responsabile Lav del settore caccia e fauna selvatica – Un regalo ai “fucilatori” della natura con danno per tutti». Per questo motivo, «contro chi vuole oscurare definitivamente la natura italiana, abbiamo deciso di oscurare il nostro sito, www.lav.it, in segno di protesta, e di renderlo nero come è il futuro degli animali selvatici, nel mirino 365 giorni l’anno». La Lav, inoltre, oggi e domani presidierà l’ingresso della Camera, insieme alle altre associazioni animaliste e ambientaliste.
«SAREBBE UN TRADIMENTO» - «Sono giorni decisivi per difendere la natura e gli animali – sottolinea invece una nota dell’Enpa, l’Ente nazionale protezione animali -. Il passaggio di quella legge sarebbe un disastro e, al tempo stesso, un vero e proprio tradimento della volontà della stragrande maggioranza degli italiani: non più tardi di un mese fa, grazie a un sondaggio, ancora una volta è emersa la netta contrarietà degli italiani all’attività venatoria e a ogni ipotesi di modifica peggiorativa dell’attuale legge».
«MIGRATORI A RISCHIO» – «Il parlamento – commenta invece il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza – si appresta a votare una norma che consentirebbe di estendere il periodo venatorio anche ai mesi di febbraio e di marzo, particolarmente vitali per le specie migratrici. Si darebbe, così, un durissimo colpo a molte di queste specie, con evidenti ricadute negative anche per la natura negli altri paesi europei, proprio nell’anno dedicato dall’Onu alla biodiversità. La fauna selvatica è patrimonio europeo e non possiamo permettere che venga danneggiato per il divertimento di pochi. Si renderebbe, inoltre, più difficile fermare il bracconaggio all’inizio della primavera, fenomeno che già produce tanti danni ai migratori e alle specie in fase di nidificazione. Per non parlare dei rischi per gli amanti delle escursioni». Le associazioni ambientaliste e animaliste saranno in piazza dalle 12 alle 20 e martedì mattina a partire dalle 9,30, in concomitanza con il voto.
[da corriere.it del 19 aprile 2010]