Frutta e verdura alleate della vista
18 maggio 2010Frutta e verdura «alleate» della vista, ingredienti irrinunciabili per una dieta amica degli occhi. A consigliare di fare maggiore attenzione all’alimentazione è stato Corrado Balacco, direttore del Dipartimento di scienze oftalmologiche dell’università La Sapienza di Roma, durante l’incontro «Lotta alla Degenerazione maculare legata all’età». «L’alimentazione è fondamentale», ha sottolineato Balacco. «Oggi bisognerebbe educare tutti, non solo gli anziani, a mangiare più frutta e verdura, alimenti che contengono vitamine, sali minerali e aminoacidi indispensabili per la salute degli occhi. Al bando, invece, merendine e zuccheri in eccesso. Bisognerebbe fare più attenzione a quello che i nostri figli mangiano, a partire dalla scuola», ha precisato l’esperto.
LA PRIMA VISITA OCULISTICA A TRE ANNI – «La prima visita da un oculista andrebbe fatta a tre anni – ha infine raccomandato – E poi, via via che si cresce, sono consigliati controlli ogni due o tre anni». La prevenzione, dunque, insieme a uno stile di vita sano, sono le armi migliori per combattere le malattie, compresi i problemi legati alla vista. Dopo i 60 anni bisognerebbe andare invece dall’oculista almeno una volta all’anno. «Il medico oculista specialista – ha chiarito l’esperto – deve sottoporre il paziente a una visita oculistica approfondita e ad accertamenti per individuare l’insorgenza di queste patologie, che oggi sono trattabili. L’importante è che queste malattie non evolvano, perchè potrebbero diventare molto invalidanti e compromettere la qualità della vita. I quadri del maestro Hahn ce ne danno un’idea» ha sottolineato Balacco riferendosi ai 16 ritratti, in mostra a Roma, dell’artista londinese che ha cercato di mettere su tela il mondo visto dai pazienti con maculopatia senile. «Però io sono moderatamente ottimista: con la prevenzione, una buona impostazione alimentare e con le cure di cui oggi disponiamo, si può fare parecchio», assicura lo specialista. «I primi sintomi della Degenerazione maculare legata all’età (Dmle) sono legati a una visione distorta dell’immagine: non sono nitide, hanno contorni ondulati e alterazioni nella regione centrale. Questi sono sintomi importanti che devono mettere in allarme chi li avverte e che devono spingerci a fare subito una visita oculistica».
PREVENZIONE – Ma cosa si sta facendo concretamente in Italia per la tutela delle persone affette da DMLE? «La Commissione ministeriale nata recentemente – ha commentato Mario Stirpe, Presidente della Commissione Nazionale per la Prevenzione della Cecità – è un’espressione concreta dell’impegno delle istituzioni per prevenire e contrastare le malattie che possono portare a cecità o ipovisione, tra cui la Degenerazione Maculare Legata all’Età. È un risultato di cui non possiamo parlare in maniera trionfalistica, ma con grande umiltà anche perché, malgrado ci sia rispetto al passato una maggiore sensibilità verso le malattie oculari, è anche vero che la prevenzione, a livello strettamente medico-scientifico, è ancora disattesa dalla popolazione. Quindi il nostro dovere sarà quello di ottimizzare tutte le forze e le risorse sia sanitarie che assistenziali presenti sul territorio nazionale per individuare programmi di prevenzione per le persone potenzialmente a rischio e implementare percorsi diagnostico-terapeutici e riabilitativi per un intervento efficace sul paziente già affetto da menomazioni visive». «Oggi il paziente affetto da Degenerazione Maculare – ha ripreso Balacco – è più attento al proprio stato di salute rispetto a quanto accadeva qualche anno fa; ma tanto resta ancora da fare. Oggi abbiamo a disposizione terapie che offrono sia al paziente che al medico una nuova prospettiva per la cura della DMLE, senza mai dimenticare però che è possibile intervenire tempestivamente e con i migliori trattamenti disponibili solamente comprendendo l’importanza della prevenzione per questo tipo di patologia».
[da corriere.it del 12 maggio 2010]