Vegetariani più sensibili a sofferenze altrui
7 giugno 2010I vegetariani sono piu’ sensibili alla sofferenza di uomini e animali rispetto a chi mangia carne.E’ il risultato di uno studio condotto dai ricercatori dell’Unita’ di Neuroimaging Quantitativo del San Raffaele di Milano che ha dimostrato che chi non mangia carne ne’ pesce e ha escluso in parte o completamente, come i vegani, l’utilizzo di derivati animali, ha un’attivita’ cerebrale di condivisione sia che a soffrire siano uomini sia che siano animali.
Lo studio, pubblicato sulla rivista PLoS One, e’ stato coordinato da Massimo Filippi e Mara Rocca, ha studiato 20 soggetti onnivori, 19 vegetariani e 21 vegani durante la visione di immagini di esseri umani o animali in situazioni di sofferenza. Gli scienziati hanno evidenziato, tramite risonanza magnetica funzionale, che rispetto a soggetti onnivori, i vegetariani e i vegani presentano una maggiore attivazione di aree del lobo frontale del cervello associate allo sviluppo e alla percezione di sentimenti empatici, indipendentemente dal fatto che le scene di sofferenza prevedessero il coinvolgimento di umani o di animali. a dimostrazione, spiega Rocca, che questi circuiti neurali ”si attivano nel momento in cui sentimenti empatici vengono estesi anche ad individui di altre specie che condividono con noi la capacita’ di soffrire”.
[url=http://www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0010847]PLoS ONE[/url]
[ da asca del 7 giugno 2010 – noe/sam/rob]