Cerimonia a Vendri per ricordare Walter Pedrotti
12 luglio 2010Si svolgerà mercoledì alle 21 a Villa Vendri la cerimonia per ricordare la figura di Walter Pedrotti, insegnante, ecologista ante litteram, scrittore, che dieci anni fa, nell’estate del 2000, perse la vita all’età di 46 anni, in un tragico incidente in Sardegna dov’era in vacanza con la famiglia.
La signora Marta e i figli Giovanni e Michele hanno voluto con questa cerimonia ricordarne la figura di «anticipatore» di molti temi che poi in questi anni sono diventati di dominio pubblico e spesso sono finiti in primo piano.
Walter Pedrotti era stato tra i primi per esempio a far conoscere e sostenere a Verona l’agricoltura biologica, l’alimentazione e la medicina naturale, le tecniche della bioedilizia, le ricerche sulle fonti di energie rinnovabili, la raccolta differenziata dei rifiuti, pratiche la cui importanza oggi non viene quasi più messa in discussione, mentre allora, quando iniziava ad occuparsene, sembravano faccende per pochi iniziati, marginali.
In questa ottica, oltre a maturare una personale scelta di alimentazione vegetariana e naturista, decise di aprire a Verona, uno dei primi ristoranti di cucina vegetariana. Nasceva così nel 1979 il «Gargantua e Pantagruele», luogo di incontro e scambio per la giovane e inquieta generazione dei primi anni Ottanta.
Ma Pedrotti, che era di origini trentine essendo nato a Trento il 12 ottobre 1953 da una famiglia della Valsugana, era un uomo anche molto impegnato nel volontariato e nella solidarietà: aveva dato vita a svariate iniziative nei corsi serali e in carcere: anche lì aveva cercato di proporre modalità che si facessero carico delle questioni legate all’immigrazione, alla multiculturalità, alla convivenza tra differenze, tutte questioni che allora non avevano ancora mostrato i loro risvolti più problematici e dirompenti. Pedrotti svolgeva anche una intensa attività editoriale per Demetra offrendo itinerari e spunti per scoprire la Verona meno conosciuta.