Musulmana lancia primo make-up 'halal'
19 agosto 2010Da musulmana, Samina Akhter era infastidita per il fatto che alcuni dei suoi cosmetici contenevano sostanze ottenute dalla carne di maiale, e alla fine è riuscita a trovare una soluzione: un serie di prodotti per il make-up halal (cioè leciti), privi di alcol e di sostanze animali.Secondo la legge islamica l’alcol e alcune carni, specialmente quella di maiale, sono proibite, dunque Akhter è rimasta sconvolta scoprendo che i suoi prodotti di bellezza contenevano alcol e addirittura placenta di suino.
Così la donna ha organizzato e realizzato una propria linea di prodotti, Samina Pure Make-Up, presentata nella sua stessa casa a Birmingham lo scorso giugno, dopo due anni di test che hanno permesso all’azienda di poter vendere i primi cosmetici britannici con certificazione halal.
“Mi sono resa conto che molti (prodotti di make-up) contengono ingredienti che i musulmani non possono mangiare e ho iniziato a pensare: ma se non si possono mangiare, perché dovrei mettermeli in faccia?”.
La linea, che è per lo più in vendita online, include fondotinta, fard, ombretti e rossetti, a partire da circa 10 euro. Non è ancora disponibile un mascara, perché il processo per la produzione è ancora in fase di studio.
I prodotti, che hanno come target principale il milione di donne musulmane che vivono in Gran Bretagna, contengono estratti vegetali, minerali, oli essenziali e vitamine. Per l’ideatrice, la linea halal è pertanto adatta anche ai vegani e ai vegetariani, che hanno già apprezzato i prodotti.
Akhter ha detto che oltre 500 persone già interessate vivono in Malesia, Indonesia, Singapore e Medio Oriente.
Alcuni leader religiosi hanno accusato Akhter di aver sfruttato la religione, ma la donna ha risposto sottolineando come siano poche le aziende che producono cosmetici e detergenti halal per le 1,6 miliardi di donne musulmane in tutto il mondo.
“Ho veramente l’impressione che questo prodotto abbia … seriamente colmato una nicchia di mercato. Si vuole soltanto offrire alle persone qualcosa che vogliono”, ha dichiarato Akhter.
[reuters italia – 19 agosto 2010]