No all'eccesso di proteine animali
21 settembre 2010Tanta carne e poca pasta e pane. Un segreto per perdere peso, ma alla lunga una dieta povera in carboidrati e ricca in proteine animali potrebbe essere nociva. Le persone che scelgono questo tipo di alimentazione rischiano di ammalarsi più facilmente di tumore o di avere problemi al cuore. Lo rivela uno studio di un gruppo di ricercatori statunitensi, pubblicato su “Annals of Internal Medicine 1”, che ha esaminato le condizioni di salute di 130.000 persone. E’ emerso che la percentuale di decessi fra le persone che consumano pochi carboidrati, preferendo proteine animali, sale del 12 per cento.
Il rapporto fra alimentazione e malattia, come è facile intuire, è comunque strettamente correlato anche al tipo di proteine scelte. Bistecche, salsicce e filetti risultano meno sani di un bel piatto di fagioli, di lenticchie o di una manciata di noci. Chi poi abbandona la pasta per la carne ha il 14% di possibilità in più di morire di infarto e il 28% in più di ammalarsi di tumore.
Ma se si sceglie di mangiare pochi carboidrati e si mettono nel piatto proteine vegetali come, ad esempio, fagioli e noci, le condizioni di salute migliorano. Lo studio rivela infatti che tra chi segue questa dieta il numero di decessi cala del 20 per cento rispetto a chi invece consuma molta pasta e pane.
“E’ chiaro – spiega la coordinatrice della ricerca, Teresa T. Fung, del Simmons College di Boston – che coloro che vogliono scegliere una dieta povera in carboidrati devono farsi seguire da esperti. Servono delle linee guida serie. E comunque devono mangiare meno carne”. La ricerca ha preso in esame un periodo di 20 anni analizzando i dati di 85.000 donne in buona salute fra i 34 e 59 anni e di 45.000 uomini fra i 40 e i 75 anni. I partecipanti hanno riempito questionari sul loro tipo di alimentazione e sulle loro condizioni di salute ogni quattro anni.
Lo studio conferma ricerche precedenti sul rapporto fra alimentazione e salute. Fra l’altro un recente studio della Harvard Medical School ha dimostrato che un’alimentazione povera in pasta e farinacei contribuisce a ostruire le arterie, aumentando i rischi di infarto e ictus. E’ stato inoltre dimostrato che i diversi regimi alimentari influiscono sull’incidenza di alcuni tipi di cancro. In Italia la sopravvivenza è tra le migliori in Europa perché la dieta mediterranea, ricca di fibre, verdura, frutta, olio d’oliva, pesce e poca carne, protegge l’organismo. Bocciata la cucina dell’Europa centrale, in particolare quella della Danimarca, dove si registra una alta mortalità per cancro a prostata, mammella e colon. Passa l’esame invece la dieta orientale che prevede soia, tè verde, pesce, verdure e meno carne, ed è associata a un rischio inferiore di cancro per colon, seno e prostata in Giappone e in Cina.
[da repubblica.it del 16 settembre 2010]