I cereali integrali salvano il respiro
7 marzo 2011Una dieta ricca di fibra allunga la vita. A suggerirlo è uno studio appena pubblicato online negli Archives of Internal Medicine. In questa ricerca, alcuni scienziati del National Cancer Institute americano hanno rilevato, attraverso un questionario, le abitudini alimentari di più di 388.000 uomini e donne arruolati in un vasto studio prospettico, e seguiti, in media, per nove anni.In entrambi i sessi, il consumo di fibra alimentare è risultato associato con un significativo allungamento della vita. In particolare una dieta ricca di fibra proteggerebbe dalle malattie cardiovascolari e anche da quelle infettive e respiratorie. E perfino dal tumore, anche se questo si è rivelato vero solo per gli uomini. E fra le diverse fonti di fibra, quella proveniente dai cereali è risultata la più protettiva.
Le proprietà dell’orzo
La “novità” di questa ricerca è che la fibra alimentare, al di là dei noti effetti positivi per il controllo del peso, la riduzione dei livelli di colesterolo e la protezione dalle malattie cardiovascolari, sembra favorire la longevità proteggendo anche da altre comuni malattie, come quelle respiratorie. Anche in un altro studio, sempre condotto negli Stati Uniti, pubblicato dall’American Journal of Epidemiology su più di 111.00 uomini e donne, si era osservata una significativa associazione inversa fra consumo di fibra, soprattutto da cereali, e broncopneumopatia cronica ostruttiva.
Ma perché la fibra dei cereali aiuterebbe a proteggere le vie respiratorie? «I risultati di questi studi – risponde Giuseppe Fatati, presidente della Fondazione dell’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica – non fanno altro che confermare il ruolo positivo della dieta mediterranea, di cui i cereali integrali, insieme a frutta e verdura, costituiscono una parte fondamentale, e i cui effetti protettivi riguardano tutte e malattie cronico degenerative e, quindi, anche quelle respiratorie, come la broncopneumopatia cronica ostruttiva. «Inoltre – continua Fatati – un’alimentazione ricca di fibra riduce la presenza di grasso addominale che, oltre a rendere più difficile la respirazione, produce citochine che sostengono tutti i processi infiammatori, anche quelli a carico delle vie respiratorie. Infine, un’alimentazione ricca di fibra rappresenta uno stimolo per i recettori del gusto amaro più di un’alimentazione povera di fibra che, con ogni probabilità, è anche più dolce. E i recettori dell’amaro sono presenti anche a livello bronchiale e la loro stimolazione ha un effetto broncodilatatore».
[da corriere.it del 1 marzo 2011 – c.f.]