Michela Brambilla: presto incentivi all’alimentazione vegetariana
5 luglio 2011Il Ministro del Turismo e l’oncologo Umberto Veronesi alleati per la diffusione della cultura vegetariana e animalista.
All’’Istituto dei ciechi di Milano Michela Brambilla e Umberto Veronesi, insieme alle scrittrici Dacia Maraini e Susanna Tamaro, all’astrofisica Margherita Hack, al regista Franco Zeffirelli, ai giornalisti Vittorio Feltri e Maurizio Costanzo, al teologo Luigi Lorenzetti, all’avvocato Antoine Goetschel e all’imprenditore Franco Bergamaschi, si sono oggi fatti garanti del manifesto “La Coscienza degli animali”, sottoscritto da oltre 125 mila persone.
I vegetariani italiani sono 6 milioni, di cui 600 mila circa vegani, e molti di più sono gli amici degli animali che, pur mangiando carne, li rispettano e sono contrari a sevizie, sofferenze e sfruttamento. “E’ necessario riconoscere i diritti di tutti gli animali con pari dignità, dice il Ministro. “Una mucca, un maiale, un coniglio o una tigre devono avere le stesse tutele del cane o del gatto di casa, perché gli animali nascono uguali davanti alla vita ed è proprio la vita il loro primo diritto”.
“La scelta vegetariana non è solo scelta etica, ma anche salutare,” ha aggiunto Veronesi. “La storia e la scienza lo insegnano e lo hanno dimostrato: si prevengono cancro e mali della vecchiaia, e c’è chi sostiene che smussa anche l’aggressività, se ben bilanciata”. A lui si è unita anche Margherita Hack: “Gli allevamenti intensivi con le loro crudeltà e atrocità sugli animali vengono tenuti lontani, nascosti all’opinione pubblica e, soprattutto, ai giovani. La scuola porti i bambini a vedere, a sentire le urla strazianti dei vitellini o dei maialini, a verificare come un pollo cresce in gabbie in cui lo spazio in cui muoversi è pari a due terzi di un foglio A4, a capire da dove arrivano quelle fettine o quegli hamburger che poi si comprano al supermercato. Mangiare quelle carni derivate da sofferenze e da non naturalità non è certo benefico”.
In chiusura di dibattito, il Ministro si è detto determinato nel portare avanti anche in Italia la sfida ai circhi, impedendo l’ospitalità sul nostro territorio a quelli che utilizzano animali, come deciso di recente in Inghilterra, e a continuare la lotta per il bando definitivo dei test su animali per i cosmetici, che Bruxelles sembra voglia rinviare oltre il termine dell’11 marzo 2013.
[da petpassion.tv del 4 luglio 2011 – claudia resta]