Sintomi mestruali e alimentazione

mestruazioniLo sapete che anche i sintomi mestruali sono legati all’alimentazione?
Ne parla ampiamente Neal Barnard, medico statunitense, fondatore e primo presidente del Physicians Committee for Responsible Medicine (PCRM).
Ad esempio, l’assunzione di omega-3 aiuta ad avere sintomi mestruali più leggeri. Devono però essere di origine vegetale, perché i cibi animali contengono anche grassi saturi in quantità, che influenzano la produzione di prostaglandine, sostanze coinvolte nell’insorgere di infiammazioni, dolori, contrazioni muscolari, compressione dei vasi sanguigni e coaguli di sangue.
Anche la vitamina B6, secondo alcune ricerche, ha dimostrato di ridurre il dolore, perché implicata nella formazione di neurotrasmettitori. Viene, infatti, usata per aumentare la resistenza al dolore in individui che vogliono smettere l’uso di medicinali a cui si sono assuefatti ed aiuta persone affette da sindrome del tunnel carpale e dolori delle giunture termomandibolari.
La B6 ha dimostrato di diminuire i sintomi di depressione e irritabilità e sembra avere una funzione di controllo sugli estrogeni, facilitandone la rimozione dal fegato. Presumibilmente, secondo Barnard, una carenza di vitamina B6 può invece aumentare la presenza di estrogeni nel sangue. Si possono assumere adeguate quantità di vitamina B6 con cereali integrali, legumi e noci.
Attenzione agli zuccheri semplici, che aumentano iritabiltà e depressione. Gli zuccheri aumentano il numero dei neurotrasmettitori che controllano l’umore. Per alcune donne, specialmente prima del periodo mestruale, una tavoletta di cioccolata o altro alimento zuccherino, incluso il succo di arancia, possono causare un drammatico aumento di irritabilità, mentre altre hanno una reazione più leggera. Sebbene gli alimenti ricchi di zucchero, specialmente la cioccolata, siano spesso desiderati durante il periodo premestruale, è bene evitarli.
Alimenti che sono ricchi in carboidrati complessi e fibre, come pane integrale, riso integrale, avena, verdura e legumi non sembrano causare sbalzi di umore, e alimenti proteici come legumi e tofu, tendono a bloccare gli effetti dello zucchero sull’umore.
Anche un corretto bilanciamento di calcio nella dieta, pare riduca i dolori mestruali e della menopausa. Migliorare il bilanciamento del calcio nella dieta non significa però assumere più calcio ma ridurre la quantità che il corpo perde minuto per minuto. Dovrebbe essere noto ormai che le proteine animali aumentano la perdita di calcio, incrementando la quantità di calcio che i reni rimuovono dal sangue ed espellono tramite le urine.
Quando si evitano proteine animali, le perdite di calcio sono dimezzate.
Tali perdite possono essere ulteriormente ridotte evitando eccessi di sodio, limitando la caffeina, eliminando il fumo, esercitandosi regolarmente ed assicurandosi di assumere quantità ottimali di vitamina D, con una corretta esposizione al sole.
Il manganese (cereali integrali, noci, verdure a foglie verdi) è associato ad una riduzione degli sbalzi di umore e dei dolori mestruali.
Infine, la caffeina aggrava i sintomi post-mestruali: maggiore è il consumo, peggiore è la condizione.

Stefano Momentè

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