Carne rossa e mortalità, un nuovo studio
16 maggio 2017L’assunzione di carne rossa è stata ancora una volta associata ad una maggiore mortalità in generale e, nello specifico, a quella relativa a nove diverse malattie croniche.
Lo afferma un nuovo studio pubblicato in BMJ [Etemadi A, Sinha R, Ward MH, et al. Mortality from different causes associated with meat, heme iron, nitrates, and nitrites in the NIH-AARP Diet and Health Study: population based cohort study. BMJ. 2017;357:j1957] e successivamente ripreso dal PCRM (Physicians Committee for Responsible Medicine).
La causa? Il ferro eme, i nitrati o i nitriti. I ricercatori hanno esaminato i dati provenienti da 536.969 persone nell’ambito di uno studio su dieta e salute denominato NIH-AARP.
I risultati emersi hanno mostrato una maggiore probabilità di morte nelle persone ammalate di diabete, Alzheimer e malattie renali, con un maggiore consumo di carni rosse, carni non trasformate e trasformate.
Il ferro eme (ferro da fonti di origine animale) e i nitriti / nitrati presenti nelle carni lavorate hanno aumentato anche i tassi di mortalità in generale.
I ricercatori sospettano che, oltre allo stress ossidativo dovuto all’assunzione di ferro e nitrati / nitriti, ci siano l’aumentata assunzione di grassi e le ammine eterocicliche della carne cotta come meccanismi possibili dietro il rischio elevato di morte.
Stefano Momentè