Le meraviglie del ferro eme
27 agosto 2007Gli studi epidemiologici sul rapporto tra dieta e salute indicano la presenza di una correlazione tra il consumo di carne rossa e trasformata e i tumori di colon, retto, stomaco, pancreas, vescica, endometrio, ovaio, prostata, mammella, e polmone, e le malattie cardiovascolari, l’artrite reumatoide, il diabete tipo 2 e la demenza di Alzheimer.La correlazione tra tutte queste importanti malattie croniche con la carne rossa della dieta è indicativa della presenza, nella carne rossa, di sostanze in grado di danneggiare componenti biologiche dell’organismo.
Un nuovo articolo che verrà pubblicato su Medical Hypotheses di ottobre 2007, dal titolo “Il ferro eme assunto attraverso la carne rossa può catalizzare il danno ossidativo e può agire come iniziatore del tumore di colon, mammella, prostata, delle malattie cardiovascolari e di altre patologie”, analizza le ragioni per le quali il ferro eme contenuto nelle carni rosse può essere dannoso per la salute.
L’ipotesi di questo articolo si focalizza sulla biochimica dei composti dell’eme e sui loro processi ossidativi. La trasformazione delle proteine dell’eme contenute nella carne cruda, nel corso dei processi di preparazione e di digestione della carne, genera dei prodotti che reagendo con zolfo, azoto e ossigeno sono in grado di catalizzare reazioni di ossidazione; queste reazioni sarebbero in grado di danneggiare i lipidi, le proteine, il materiale genetico e altre componenti dei diversi sitemi biologici dell’organismo, e di perpetuare una catena di reazioni ossidative.
Si pensa che il danno biochimico e tissutale causato dai radicali liberi prodotti nel corso di queste reazioni ossidative catalizzate dall’eme sia simile a quello prodotto dalle radiazioni ionizzanti.
Poiché il danno ossidativo è largamente riconosciuto come uno dei fattori in grado di innescare patologie croniche, è evidente che la riduzione delle quantità di carne rossa nella dieta sia in grado di abbattere i livelli di danno ossidativo dell’organismo. Per contro, l’assunzione di cibi come frutta e verdura, permette di aumentare i livelli di antiossidanti dell’organismo, soprattutto selenio, vitamina E, vitamina C, Lycopene, cisteina e glutatione e varie altre sostanze fitochimiche, tutte sostanze in grado di contrastare gli effetti negativi delle rezioni ossidative.
Fonte: Tappel A., Heme of consumed red meat can act as a catalyst of oxidative damage and could initiate colon, breast and prostate cancers, heart disease and other diseases., Med Hypotheses. 2007;68(3):562-4.
[da ssnv.it]