Come vivere fino ai 90 anni
3 gennaio 2008Poche proteine, molta verdura, pochissimo alcol e niente sesso (almeno ufficialmente). Il segreto per arrivare sani e lucidi fino a novant’anni è nello stile di vita dei monaci del Monte Athos, la cittadella sacra abbarbicata sulle cime a picco sul mare della Penisola Calcidica, in Grecia, uno degli ultimi posti al mondo dove, alla faccia dei diritti umani e dell’emancipazione, è negato l’ingresso alle donne e a qualsiasi essere femminile.
La buona notizia, perlomeno per chi vuole campare novant’anni e non si scoraggia davanti ai sacrifici, viene da uno studio condotto dalle Università di Atene e di Salonicco tra il 1994 e il 2006: una meticolosa indagine epidemiologica tra gli eremiti che popolano i venti monasteri ortodossi dell’Entità teocratica indipendente, la cui autonomia dal potere imperiale di Bisanzio fu garantita nel 971 da Giovanni Zimisce e mai più messa in discussione, nemmeno dagli Ottomani. I dati parlano chiaro: in 12 anni dei 1500 monaci del Monte Athos soltanto 11 hanno sviluppato cancro alla prostata, una percentuale che è meno di un quarto di quella mondiale. L’incidenza di tumori al polmone e alla vescica è pari a zero.Haris Aidonopoulos, urologo dell’Università di Salonicco, sottolinea che «il segreto non è solo nella dieta mediterranea, conta anche il modo di mangiare all’antica. Piccoli pasti a intervalli regolari». I monaci fanno una vita attiva, si muovono a piedi per stradine ripide o al massimo usano un autobus (ce ne sono che collegano un monastero all’altro). La dieta prevede pasta, frutta, verdura e legumi (dell’orto) tutti i giorni, vino rosso quattro sere a settimana, niente carne. Anche latte e formaggi sono assenti, perché nell’Entità teocratica è vietato l’ingresso non solo alle donne, ma anche agli animali di sesso femminile (una eccezione, le gatte). I ritmi di vita sono regolati dalla severa regola. I monaci si svegliano nel cuore della notte, all’ora sesta, per la preghiera. Il pranzo principale è consumato alle 11 e la cena verso le 17. Ogni pasto dura non più di 15 minuti, mentre un monaco legge le Scritture: mangiare distrae dalla preghiera. Anche i turisti debbono mangiare al desco coi monaci, e rispettare le stesse regole. Al Monte Athos arrivano circa 30 mila visitatori all’anno. Per raggiungerlo ci vuole uno speciale permesso di soggiorno in deroga alle norme Schengen dell’Unione Europea: una benedizione, perché altrimenti i monasteri sarebbero già stati triturati dal turismo di massa.
Secondo i ricercatori, tra le cause della refrattarietà dei monaci ai tumori vanno annoverate anche la lentezza e la ripetitività dei gesti quotidiani che annullano lo stress, il lavoro manuale nei campi che mantiene in forma, e l’assenza di inquinamento. Quanto al sesso, i ricercatori non si sbilanciano, anche se sottolineano che tutte le regole religiose del mondo predicano l’astinenza o quanto meno la moderazione.
La redazione di Vegan Italia – notizia ripresa da la stampa del 7 dicembre 2007