Frittelle veneziane
24 gennaio 2008Cibo delle feste carnevalesche fin dal Rinascimento. La ricetta antica è data da Bartolomeo Scappi, cuoco di Pio V. Il Marangoni scrive che nel ‘700 diviene “dolce nazionale dello Stato Veneto”.
La fritola che deteneva lo scettro dell’arte dolciaria popolare, oltre che nelle case e nelle pasticcerie, veniva lavorata anche nelle varie calli della città, perlopiù entro baracche in legno di forma quadrangolare.
250 gr farina
15 gr lievito di birra
50 gr uva passa
50 gr pinoli
50 gr cedro candito
50 gr zucchero semolato
20 gr zucchero a velo
1 l olio per friggere
mezzo bicchiere scarso di grappa
sale.
Sciogliere in una ciotola il lievito di birra con poca acqua tiepida e lo zucchero; aggiungere la grappa, incorporare la farina e unire l’acqua necessaria per ottenere un impasto morbido. Lavorare bene la pasta con le mani fino a che non si formino delle bollicine di aria sulla sua superficie, quindi coprirla con un tovagliolo e farla lievitare in un luogo tiepido. Quando la pasta sarà raddoppiata di volume, incorporare l’uvetta, i canditi tritati e i pinoli.
Friggere le frittelle in olio caldo, scolarle su carta assorbente, spolverizzarle con lo zucchero a velo e servirle ancora calde.
Stefano Momentè