Caccia: il boomerang di “Porta a porta”
19 febbraio 2010La puntata di “porta a porta” sulla caccia ha disgustato molti per la faziosità dimostrata (ancora una volta) da Bruno Vespa e per l’aggressività di alcuni dei rappresentanti del mondo venatorio e dei politici fiancheggiatori della caccia no-limits, il risultato è stato quello che oggi la Lipu annuncia quasi incredula: «Ventimila firme raccolte in soli due giorni sul sito www.lipu.it, dopo la puntata di Porta a Porta andata in onda su Raiuno lunedì notte».Gli ambientalisti annunciano che «Prosegue con grande partecipazione la petizione online indirizzata al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per chiedere un no alla liberalizzazione della caccia e alla cancellazione dei limiti temporali alla stagione venatoria, quest’ultima approvata dal Senato con l’art. 43 della legge Comunitaria».
Un successo travolgente, che va oltre ogni aspettativa, visto che la petizione contro l’allargamento della stagione venatoria lanciata nei giorni scorsi, arriva dopo quella sulla caccia in deroga, quando la Lipu raccolse 200mila le firme per chiedere l’abolizione della caccia in deroga agli uccelli protetti, regolata dall’articolo 9.1.c della direttiva europea “Uccelli”. «Una pratica – dicono alla Lipu – che colpisce un gran numero di piccoli uccelli non cacciabili come i fringuelli».
Però Elena D’Andrea, direttore generale Lipu-BirdLife Italia, questa grandinata di firme se l’aspettava: «Il successo della nostra petizione ci soddisfa eppure non ci stupisce, perché è la chiara conferma che l’Italia non vuole i fucili ma la natura protetta. E allora, di fronte alla deriva venatoria che si è scatenata in Parlamento, seppure a causa di pochi parlamentari, la Lipu non si fermerà. Ci batteremo, a cominciare dalle prossime ore alla Camera, per fermare non solo l’articolo 43 della legge Comunitaria, ma ogni tentativo di caccia selvaggia e, anzi, rilanceremo. E’ ormai tempo che la necessità di maggiori tutele per gli uccelli e la natura, chieste dagli italiani, abbia finalmente risposta».
Secondo la Lipu il tele-agguato di Vespa ha avuto l’effetto contrario a quel che evidentemente sperava: «Le 20mila firme, una reazione immediata e spontanea all’improbabile idea di un rilancio della caccia sostenuto da alcuni ospiti nello studio di Porta a Porta, rendono ancora più esplicita, semmai ce ne fosse bisogno, la posizione contraria dell’opinione pubblica al blitz del Senato che con la legge Comunitaria ha sancito la possibilità per le regioni di allungare la stagione venatoria oltre i limiti 1° settembre -31 gennaio fissati oggi dalla legge 157/1992. In pratica, con questo provvedimento, la stagione potrebbe estendersi al mese di agosto, con i piccoli uccelli ancora in dipendenza dei genitori e migliaia di persone in vacanza – e al delicato mese di febbraio, quando i migratori affrontano il difficile viaggio verso il nord Europa, dove, in seguito, si riproducono. La grande adesione alla petizione lanciata nei giorni scorsi, che ha ottenuto il supporto nell’ultimo anno di personalità della cultura e dello spettacolo come Maurizio Costanzo, Licia Colò, Lucio Dalla, Stefano Disegni, Susanna Tamaro, Dacia Maraini, la Nazionale cantanti e altri importanti attori e personaggi conferma l’orientamento degli italiani, l’80% dei quali si dichiara contrario a ogni ipotesi di liberalizzazione della caccia».
[da greenreport.it del 19 febbraio 2010]