Veggie Pride, il 15 maggio a Milano
7 maggio 2010Il 15 maggio, vegetariani e vegani venuti da tutto il mondo riempiranno le vie e le piazze di Milano e Lione per partecipare al Veggie Pride. Il loro obiettivo: esprimere la loro fierezza di non mangiare carne, pesce e prodotti animali e denunciare il massacro di milioni di animali ogni anno nei rispettivi Paesi.Il Veggie Pride è una manifestazione che si svolge tutti gli anni in Francia dal 2001 e, per la terza volta quest’anno, in Italia. L’obiettivo del «Veggie Pride» – come quello del Gay Pride per gli omosessuali – è di spingere i vegetariani e vegani ad accettarsi e ad esprimersi. Molti di loro, stanchi di subire critiche e prese in giro, preferiscono tacere la loro scelta o nasconderne il lato più polemico, il rispetto della vita degli animali; a volte preferiscono avanzare altre ragioni più consensuali, come l’ecologia, la salute o il disgusto personale. Il Veggie Pride intende incoraggiarli a riconoscere pienamente la loro scelta per gli animali e ad affermarla liberamente dando voce in modo chiaro agli animali sfruttati e uccisi negli allevamenti e nei macelli di tutto il mondo.
Nella giornata del Veggie Pride, vegetariani e vegani denunceranno la sofferenza degli animali massacrati per l’alimentazione umana. Ogni anno, solo in Italia, vengono abbattuti più di 480 milioni di animali, senza contare i pesci. Negli allevamenti di tutto il mondo si consumano le vite di miliardi di vitelli, polli, maiali, mucche «da latte», galline «ovaiole», in condizioni che trasformano la loro esistenza in un inferno permanente: prigionia in gabbie minuscole, affollamento, sporcizia, mutilazioni, separazione delle mamme dai cuccioli… Poi, viaggi interminabili verso la morte: normalmente vivrebbero anni, invece vengono ammazzati a pochi mesi di età. Vegetariani e vegani rivendicano l’orgoglio di non partecipare a questo sistema concentrazionario.
Con il Veggie Pride, vegetariani e vegani reclamano dei diritti: diritto di essere ascoltati, di disporre di un giusto tempo di parola nei dibattiti, diritto di crescere i propri figli senza imporre loro i prodotti del mattatoio, di poter mangiare correttamente nelle mense, al lavoro, a scuola e in ogni luogo collettivo, diritto di non finanziare gli allevamenti con le loro tasse. Questi diritti sono per loro tanto più preziosi perché sono gli unici diritti che oggi gli animali indirettamente posseggano.
Nel corteo milanese, per la terza volta sfileranno famiglie vegetariane e vegane. Genitori e bambini solidali con gli animali testimonieranno che senza mangiare prodotti animali si cresce bene (o anche meglio) e denunceranno insieme agli altri manifestanti la vegefobia, ovvero quell’atteggiamento che schernisce, discredita, criminalizza e accusa di estremismo quella che è in tutto e per tutto una scelta etica, dettata da compassione e da solidarietà verso gli animali.
[da comunicato stampa]