Dieta e radicali liberi
18 ottobre 2001Nel 1870 il grande ricercatore francese Luigi Pasteur con la scoperta dell’origine batterica di molte malattie rivoluzionò la medicina del tempo, nel 1954 il Prof
Denham Harman, premio Nobel colla teoria dei radicali liberi ha rivoluzionato la medicina moderna.
Oggi si ritiene che l’invecchiamento, il cancro, l’arteriosclerosi, la poliartrite, la cataratta e altre malattie siano in buona parte imputabili ai radicali liberi.
I radicali liberi sono molecole o porzioni di molecole che hanno perso un elettrone, queste molecole diventano pertanto molto instabili.
I radicali liberi aggrediscono le altre molecole per recuperare l’ atomo di idrogeno perduto e provocano una reazione a catena danneggiando le membrane
cellulari, i nuclei ,il dna ,i mitocondri (corpuscoli dove è prodotta l’energia).
Un metabolismo normale produce grande quantità di radicali liberi. I più importanti radicali liberi sono:
radicale idrossilico OH
il perossido di idrogeno H2O2
l’anione superossido O2
I radicali liberi hanno una emivita brevissima e possono avere una provenienza endogena ed esogena. Una tipica cellula di ratto produce venti miliardi di radicali
liberi al giorno, la cellula di ratto, è 7 volte più attiva della cellula umana, questo significa che una cellula umana produce da 1 a 3 miliardi di radicali liberi al giorno.
E’ stato calcolato che ogni cellula dell’uomo adulto sopporta ogni giorno 10.000 attacchi ossidativi ai mitocondri e al dna.
Durante l’ischemia dalla xantino deidrogenasi si forma xantinossidasi, che da origine all’anione superossido, che provoca ossidazione delle LDL. Il danno al dna e
ai mitocondri deve essere riparato e la riparazione dipende dagli antiossidanti ( Ames e coll.Proc Natl Acad USA1993;90 )e dalla metionina e dall’acido folico, le
carenze di metionina, di folati e di antiossidanti possono portare a mutazioni del dna e al cancro.
I radicali liberi si formano durante il normale metabolismo cellulare, a volte sono creati per scopo difensivo, ad esempio i globuli bianchi aggrediscono prima di
fagocitarli i virus e i batteri con H2O2 (acqua ossigenata). Una fonte cospicua di radicali liberi proviene dai batteri del colon, la microflora intestinale può generare
i radicali liberi di idrossile (OH) ad un tasso corrispondente a quello prodotto da 10000 raggi gamma giorno (Babs e coll. Free. Radical Biol 1990;8:471-485).
I radicali liberi esogeni provengono dal fumo, dalle radiazioni, dai pesticidi, dalla polluzione, dal benzene, dai grassi saturi, dai grassi trans e da molti prodotti
dell’industria .
Gli antiossidanti proteggono le cellule dall’azione dei radicali liberi cedendo elettroni e possono essere endogeni cioè prodotti dai tessuti degli organismi o esogeni
cioè introdotti con gli alimenti.
Gli antiossidanti endogeni sono:
Superossidodismutasi con coenzima il manganese
Glutationoperossidasi con coenzima il selenio
Glutationotranferasi con coenzima il selenio
Catalasi con coenzima il ferro
Melatonina
Ceruloplasmina
Gli antiossidanti esogeni vanno assunti coi cibi e derivano dalla frutta, dai vegetali, dai cereali, dai semi, dai fiori. Poichè gli antiossidanti esogeni sono inattivati
giornalmente essi vanno introdotti ogni giorno, e pertanto sarebbe necessario introdurre 5 o più pasti di frutta e 5 o più pasti di verdura cruda e fresca al giorno.
Non assumere antiossidanti tutti i giorni equivale ad autoirradiarsi. E’ la stessa cosa che mettersi davanti ad un apparecchio a raggi X, senza protezione.
Tutti gli esseri viventi comprese le piante sono aggredite dalle radiazioni e dai radicali liberi, tutti si difendono dall’ aggressione gli appartenenti al mondo animale
ingerendo antiossidanti.
LE PIANTE DIFENDONO I CROMOSOMI E IL LORO DNA CON L’ ALTO CONTENUTO DI VITAMINE E FLAVONOIDI CONTENUTI NEI FRUTTI, NEI FIORI, NEI SEMI E
NELLE FOGLIE.
Gli alimenti cottio surgelati o inscatolati perdono il loro contenuto vitaminico e minerale e perdono l’azione antiossidante. Per esempio colla cottura si perde il 98 %
del contenuto di acido folico.(Lentner Ciba Geigy .1981)
Oggi si pensa che con un controllo ottimale dei radicali liberi la vita dell’uomo si allungherebbe di molti anni ( Banks e coll. JAMA .1997;278:1345).
Le estremità del nostro dna sono chiamate telomeri, esse si accorciano ad ogni suddivisione cellulare e muoiono dopo 50 divisioni cellulari, quando il telomero
muore, perché l’aggressione dei radicali liberi prevale, la cellula muore (Alsopp RC e coll Nation. Academ .of Scien 1992 89 ). Si rende allora necessaria una
divisione cellulare per generare una cellula nuova, non danneggiata. Con ogni divisione cellulare si ha un raccorciamento del telomero. Nelle cellule cancerose
una mutazione della telomerasi fa suddividere le cellule all’ infinito .
L’ eccesso di radicali liberi o la mancanza di antiossidanti provocano lo stress ossidativo che a sua volta provoca la morte cellulare con accorciamento
progressivo dei telomeri e accorciamento della durata della vita.
Il danno dei radicali liberi aumenta con l’età ed è riparato tardivamente dalle cellule anziane ( Weindruch R. e coll N.England J Med 1977;3370). La revisione di 172
studi prospettici ha dimostrato che lo scarso uso di frutta e verdura cruda ha raddoppiato il rischio del cancro nella maggio parte delle localizzazioni. Anche per
la malattia coronarica oggi vengono coimputati i radicali liberi. Difatti le lipoproteine LDL ( che trasportano in periferia il colesterolo ) sono molto sensibili ai radicali
liberi se non sono protette dagli antiossidanti.
All’interno di ogni lipoproteina LDL ci sono 1700 molecole di esteri di colesterolo e 700 molecole di colesterolo, inoltre sono contenute 6 molecole di vitamina E e
molecole di Betacarotene. Queste molecole proteggono il colesterolo e gli esteri di colesterolo dall’ossidazione. Colla somministrazione di 1200 mg di vit. E al
giorno si riesce a portare le molecole di vitamina E contenute nelle LDL a 22 potenziando la resistenza delle LDL all’ossidazione.
Per potenziare le nostre difese all’ossidazione oltre all’assunzione delle vitamine antiossidanti: la E, a C, l’ACIDO FOLICO, il BETACAROTENE, il complesso B, è
indispensabile assumere una grande varietà di frutta cruda e di verdure crude, per l’alto contenuto in Bioflavonoidi, quali Licopina, Luteina, Zeaxantina,
Quercetina, Resvetralolo, molecole a forte potere antiossidante.
Contenuto in LICOPINA in mg per tazza (240gr ) :
PUREA DI POMIDORI =35,6
SUCCO DI POMIDORO = 25
1 POMIDORO MEDIO =3,7
* POMPELMO ROSA =4,9
MELONE UNA FETTA =14,7
FONTI USDA -NCC Carotenoid Database for US Foods
La LICOPINA è il più potente carotenoide conosciuto, il pomodoro è il vegetale con il più alto contenuto in licopina, la licopina svolge una azione anticancerogena 10
volte più potente del betacarotene, inoltre possiede una azione protettiva contro l’ossidazione delle LDL, cosi il pomidoro protegge le arterie dalle placche.
Il primo studio sulla licopina dimostrò che persone che mangiavano 10 volte la settimana pomidori avevano una riduzione del 45 % di cancro della prostata (Giovannucci E.e coll. J .National Can.Istit 1995;87 :1767-1776 ).
Fumatori con basso livello di licopina nel sangue, hanno 4 volte più il rischio di cancro del polmone che quelli con alto livello. Sembra inoltre che il licopene potenzi
le difese immunitarie.
In studi epidemiologici su 6000 pazienti la mortalità per cancro è associata a bassi livelli serici di carotene e vitamina C. Nello stesso studio la mortalità per malattie
cardiache è stata associata associata a bassi livelli di antiossidanti.
Contenuto in ZEAXANTINA E LUTEINA PER 120 GR IN MG:
CAVOLO = 158 MG
RAPE VERDI= 84,4 MG
SPINACI =70,4 MG
LATTUGA ROMANA =26,3 MG
BROCCOLI =22,3 MG
ZUCCHINI =21,2 MG
PISELLI =13,5 MG
CAVOLINI =12,9 MG
FONTI USDA-NCC Carotenoid Database for US. Foods
Una delle cause più diffuse di cecità negli anziani è la degenerazione maculare della retina, sembra che questi due carotenoidi proteggano le cellule della retina,
la Luteina è contenuta sopra tutto negli spinaci e nel cavolo, la Zeaxantina nei peperoni rossi e nel grano ( Snodderly DM Am J clin Nutr.1995;62 ).
I bioflavonoidi QUERCETINA, RUTINA, ESPERIDINA aumentano la resistenza dei capillari e regolano la loro permeabilità, sono essenziali per la protezione
dall’ossidazione della VITAMINA C, proteggono dalle emorragie e dalle rotture dei capillari. La QUERCETINA è contenuta nelle cipolle, nelle mele e negli agrumi .
In un classico articolo del 1992, Lorgeril e Renaud presentarono le loro conclusioni sul cosiddetto paradosso francese. Nel loro lavoro si enuncia che su 100.000
persone la mortalità per malattia coronarica, è di 78 a Tolosa, di 105 a Lilla, di 182 a Stanford, di 348 a Belfast, di 380 a Glasgow. La percentuale dei grassi saturi
dell’alimentazione di tutti i gruppi esaminati era del 15 %.
Il tasso di colesterolo totale nei gruppi esaminati era di 209 mg a Stanford ,di 230 a Tolosa , di 252 a Lilla, di 232 a Belfast, di 244 a Glasgow. Gli autori dello studio
hanno concluso che l’unica differenza importante tra i vari gruppi era nell’assunzione di vino rosso. I polifenoli del vino agiscono non tanto sull’ateroma ma
sull’aggregazione piastrinica, riducendo l’aggregabilità piastrinica.
In un altro studio è stata confrontata l’aggregabilità piastrinica nei contadini di Var in Francia e nei contadini scozzesi. L’aggregazione all’ADP era del 55%
inferiore nei contadini francesi (S. Renaud e coll. Lancet 1992 -339, 1523-26).
Il vino rosso è ricco di polifenoli e soprattutto di QUERCETINA, RUTINA, CATECHINA E EPICATECHINA. Il vino rosso è inoltre ricco di una sostanza, chiamata
RESVETRALOLO, chimicamente si tratta di un triidrostilbene, sintetizzata dalla vite dell’uva nera, essa è presente nelle foglie e nella pelle degli acini.
Nel 1985 Kimura ha dimostrato che il resvetralolo inibisce l’aggregazione piastrinica indotta da trombina e ADP. Questi polifenoli del vino rosso sono 10 20 volte
più potenti della vitamina E nella protezione dell’ossidazione delle LDL. Conigli messi a dieta aterogena più vino rosso hanno dimostrato un numero di lesioni
arteriosclerotiche molto più basso dei controlli ( D.M. Goldberge all. Clin Acta 1995-237,155-87 ).
Da tutto quanto esposto emerge l’infinita importanza dei radicali liberi e l’importanza di una dieta antiossidante, ricca di frutta e verdura cruda e fresca, povera di
grassi saturi e di grassi idrogenati, fonti molto ricche di radicali liberi.
[da dietaweb.it]