Soia per salvare il cuore
20 giugno 2002Le cure dolci. Adesso non sono più un modo di dire, ma si possono prendere alla lettera: Perché ci si può salvare il cuore con un biscotto. La notizia, che farà molto piacere ai golosi, arriva da Milano dove è stata presentata una proteina designer che, estratta dalla soja ed inserita in certe molecole degli alimenti, può ridurre i livelli di colesterolo senza ricorrere ai farmaci. Sembra davvero un bel vantaggio se si pensa che per scatenare l’ipercolesterolemia basta poco.
“Quando una persona ha il colesterolo alto – spiega Cesare Sirtori, docente di farmacologia clinica all’università del capoluogo lombardo – il sistema del recettore viene soppresso o inattivato e, di conseguenza, qualsiasi assunzione di colesterolo dall’esterno provoca ipercolestrolemia. Le proteine di questo legume dalla stessa capacità nutritiva della carne, invece, per un meccanismo ancora non del tutto chiaro, stimolano la funzionalità dei recettori soppressi, diventando importanti strumenti terapeutici per i pazienti con il colesterolo alto”.
Le virtù curative della soja non vengono scoperte solo ora, già da diversi anni viene consigliato d’inserirla nella dieta. Oggi si scopre però che assumendo ogni giorno pochi grammi di proteine di soja si possono prevenire mote malattie. Ma come si può preservare il nostro cuore con questo legume? “Vanno inseriti – risponde Anna Arnoldi, docente di chimica degli alimenti all’ateneo milanese – alcuni peptidi, ovvero dei frammenti di proteine, in numero molto maggiore all’interno della catena proteica in modo da esaltarne l’attività. Così si ottiene un prodotto che funziona come un farmaco”.
“Un’università giapponese – aggiunge Sirtori – ha già messo a punto un proteina che combatte l’ipertensione”. Del resto non deve stipire che lascoperta sia stata fatta nel Paese del Sol Levante, la soja è, infatti, un legime di originario del nord della Cina. E che i ricercatori nipponici abbiano ragione secondo il docente milanese di farmacologia clinica è confermato dal fatto che è ormai noto che brevi catene di aminoacidi sono in grado da sole di aumentatare i recettori a ridurre la colesterolemia neglib animali. Nonostante ne siano stati riconosciuti i benefici, gli italiani non sono dei grandi consumatori di soja. Da uno studio recente emerge che 5 -10 italiani su 100 consumano abitualmente prodotti a caso da questo legume dall’alto contenuto proteico, che viene mangiato dal 30-40 per cento degli inglesi. Ma quali sono i vantaggi dell’assunzione costante della soja? Ne sono stati individuati almeno otto: riduce i livelli di colesterolo, quelli della pressione arteriosa, previene la crescita del tessuto canceroso in alcune aree del corpo, mantiene la densità ossea, riduce i sintomi della menopausa, rinforza il sistema immunitario, trattiene nella norma gli zuccheri nel sangue dei diabetici. Chiude l’elenco la capacità di diminuire i processi infiammatori.
[da Il Nuovo]