Code di mucca tagliate
13 settembre 2002Categoria : Mucca Pazza & Co.
Tag : code di mucca, cow, docking, robert cohen, tagliate, vegan
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Lo chiamano docking. Letteralmente in inglese significa attracco, ormeggio. Per gli allevatori è la pratica di tagliare la coda alle mucche.
L’anno scorso due gruppi di vegetariani si rifiutarono di farmi parlare a quello che loro chiamavano festival della salute, sponsorizzato tra l’altro da produttori di latticini.
Ci fu un po’ di controversia nel comitato tra vegetariani che si opponevano a farmi parlare e vegani che erano a conoscenza del trattamento riservato alle mucche e degli effetti dannosi dei latticini per il corpo umano.
Sono molto critico nei confronti dell’industria casearia, per buone ragioni. La medicina incrimina il latte per essere la causa di molte malattie.
Non mi vedono come amico quando uso del sarcasmo in queste riunioni di vegetariani:«Perché non accettare soldi da Burger King o McDonalds, invece che da Kraft?».
Se sei diventato vegetariano per compassione verso gli animali, sappi che l’industria casearia riserva alle mucche una vita piena di torture. Non c’e’ alcun dubbio che un animale nato per essere domani una bistecca non soffra una morte orribile. Eppure, se si devono fare paragoni, la vita di quest’ultime e’ tollerabile in confronto alle mucche da latte. Mangiano. Dormono. Poi muoiono. Nei moderni macelli si cerca di tenere segreta la morte a questi animali sapendo che una uccisione pulita rende di piu’. Molte volte l’animale e’ stordito prima che possa rendersi conto del suo destino. Orribile? Certamente, ma l’industria casearia e’ anche peggiore.
L’edizione del 25 gennaio 2002 della rivista Hoard’s Dairyman (volume 147, no.2) include alcune lettere al veterinario (pagina 90).
N.L. dal Vermont scrive: «Abbiamo 72 muccche … abbiamo praticato il taglio della coda (docking) da un paio di anni … usiamo un “elastrator” durante l’inverno quando la popolazione di mosche e’ al minimo (con questo strumento tagliano quasi tutta la coda. Immaginate di avvolgere un elastico intorno al vostro dito finche’ il sangue non circola piu’. Il dito piano piano muore, poi si atrofizza. Cosi’ avviene per la coda). Dopo due settimane tagliamo via il rimanente della coda. Immergiamo la base tagliata nello iodio e stiamo attenti a che non si infetti, tenendo d’occhio la ferita fino a che non guarisce. Ci vuole un bel po’ di tempo prima che la ferita si rimargini. La mia domanda e’: perche’ non tagliare la coda quando le giovenche sono ancora piccole? Potrebbe essere fatto con tecniche come per la decornificazione».
Il direttore medico Ken Nordlund risponde: «La pratica del docking è controversa ed è stata abolita in Inghilterra ed alcuni paesi della Scandinavia per via delle sofferenze inflitte all’animale, la ridotta abilita’ di scacciare le mosche e potenziali problemi di risarcimento della ferita e infezioni. Comunque …».
Gente, quel “comunque” vi spezzerà il cuore, ma per Hoard’s e i suoi lettori, business è business come sempre.
Per favore leggete bene la lettera di N.L. e la prossima volta che mangiate una fetta di pizza o cioccolatini, dovete assumervi le vostre responsabilità per le sofferenze inflitte ai bovini, alle mucche sfruttate per il vostro consumo di latte, recluse per produrre formaggi, gelati, yougurt e burro, cioccolata che voi mangiate per essere cosi’ chiamati vegetariani.
Robert Cohen – notmilk.com