Mucca Pazza ad Ottavia!
5 dicembre 2002
Confermato: è “pazza” la mucca di Ottavia.
Proviene da un allevamento della periferia uno dei bovini risultato positivo ai controlli.
Confermati due nuovi casi di mucca pazza. Il ministero della Salute ha reso noto che l’Istituto Zooprofilattico sperimentale di Torino, Centro di Referenza nazionale per la Bse, ha confermato la positività ai test per la Bse di due bovini femmina, uno proveniente da un allevamento in provincia di Roma (l’altro da Reggio Emilia), risultati non negativi al test rapido anti-prione.
Salgono così a ottantatre i casi di encefalopatia spongiforme bovina in Italia (diagnosticata in fase pre-clinica, di cui due non autoctoni) su oltre un milione di analisi effettuate finora per verificare la presenza del cosiddetto morbo della mucca pazza.
«L’amministrazione comunale e il XIX Municipio si sono mobilitati per tutelare la salute pubblica, dopo la notizia di un caso di mucca pazza rilevato in un allevamento di Ottavia?», chiede il segretario del coordinamento comitati Roma Nord, Domenico Ciardulli, in una lettera aperta al sindaco di Roma Veltroni e al presidente del Municipio Marco Visconti. «Sappiamo tutti che non occorre suscitare sterili allarmismi – scrive Ciardulli – ma noi vorremmo essere certi che il sindaco e l’ente locale più vicino ai cittadini della zona nord ovest si siano attivati con i loro poteri e competenze per tutelare la salute pubblica. Vorremo essere certi che, di concerto con la Asl Rme, stiate acquisendo tutte le notizie sull’allevamento, compreso l’elenco dettagliato di tutti i capi di bestiame, dei relativi certificati anagrafici e veterinari, degli esercizi commerciali e macellerie fornite in questi anni dall’Azienda agricola sottoposta a ispezione. Riteniamo altresì importante che vi facciate copromotori, assieme alle aziende sanitarie e ai dirigenti scolastici delle scuole del territorio, di incontri informativi con i genitori per intraprendere un percorso costruttivo e continuativo orientato alla conoscenza ragionata degli eventi critici, alla prevenzione».
[da Il Messaggero del 4 dicembre 2002]