C'è stato un morto anche in Sardegna
14 dicembre 2002La notizia, a lungo ventilata, confermata dal ministero della Sanità. Due i casi segnalati: una parrucchiera cagliaritana e un’insegnante.
La conferma è arrivata solo adesso, dopo oltre un anno, ma era indispensabile attendere il responso del ministero della Sanità. Ed eccolo: in Sardegna, alla fine del 2001, c’è stata una morte causata dalla sindrome di Creutzfeldt-Jakob, variante umana della Bse o «mucca pazza». Ad avvalorare i sospetti sono stati gli esiti degli esami nei laboratori dell’Istituto superiore di Sanità sui campioni inviati nell’ottobre del 2001. I casi incerti finora erano due: quello della parrucchiera cagliaritana, ricoverata nell’agosto del 2001 all’ospedale San Michele, e quello dell’insegnante in pensione di Bonnanaro e residente a Oristano, che nello stesso periodo era stata trasferita d’urgenza nella clinica neurologica di Sassari. In entrambi i casi, gli accertamenti dei medici dei due ospedali avevano ipotizzato che le pazienti fossero state stroncate da un’encefalopatia spongiforme.
Molti i dubbi, neanche chiariti delle perizie necroscopiche, disposte dalle procure di Cagliari e Sassari. Così era stato l’assessorato regionale alla Sanità a chiedere l’intervento dell’Istituto superiore, in quel periodo allertato dopo i presunti casi rilevati soprattutto nel nord Italia e in Sicilia. Adesso che è arrivata la conferma dal laboratorio centrale del ministero non si sa ancora a quale dei due vicende possa rifersi la diagnosi certa di «decesso per la sindrome di Creutzfeldt-Jakob», com’è scritto nella relazione arrivata all’inzio della settimana negli uffici dell’assessorato. L’ufficialità, comunque, non deve allarmare e neanche provocare allarmismi. Si tratta di un caso isolato, dove la causa scatenante sarebbe stata un’infenzione accidentale e non l’aver mangiato carne bovina affetta dalla Bse-muca pazza.
[da La Nuova Sardegna del 14 dicembre 2002]