Solo l'uomo beve latte dopo lo svezzamento
26 settembre 2003In fin dei conti, se ci pensate bene, è proprio così: “Noi siamo l’unica specie in natura che continua a consumare latte dopo lo svezzamento” o, dovremmo dire, “a rubare” latte ad altri mammiferi che stanno allattando, evento reso possibile solo se questi ultimi sono particolarmente disponibili e domestici. Poichè la nostra specie è sopravvissuta per milioni di anni prima che un nostro progenitore riuscisse ad ammansire e mungere poi, il primo bovino di sesso femminile è decisamente più che probabile che l’implacabile selezione naturale non favorisse in maniera particolare la sopravvivenza di individui capaci di metabolizzare il lattosio anche dopo lo svezzamento e l’infanzia.
A questo punto, sorge spontanea la domanda: “se le popolazioni avessero necessità di bere latte in grossi quantitativi per sopravvivere, la Biologia della specie umana avrebbe sostenuto, dal punto di vista riproduttivo, proprio quegli individui caratterizzati dalla “lattasi sufficienza” e, di contro, inibito a livello di competizione riproduttiva i soggetti provvisti dalla “lattasi insufficienza”?
Le cifre e le statistiche parlano chiaro, ma ancor più eloquente è la risposta fornita dalla filogenesi evolutiva della razza umana, che di fatto dopo lo svezzamento perde la capacità di utilizzare il latte, o meglio il lattosio.
Bisogna sfatare inoltre l’aforisma “la mamma per fare latte deve bere latte”. Forse la mucca, che in natura fornisce quantità di latte ben più industriali delle mamme, si nutre anche essa di latte? Certo che no, visto che i bovini sono ruminanti…. e giustamente ruminano solo erba!
[Adolfo Panfili – Medico Chirurgo, Specialista Medicina Ortomolecolare]